Palermo, sgomberato Palazzo La Rosa: nuove case a sei famiglie iscritte all’emergenza abitativa.

Dopo 13 anni di occupazione, il Comune riacquisisce l’edificio storico per destinarlo a uffici istituzionali. Sei famiglie già trasferite in nuovi alloggi.

Dopo 13 anni di occupazione, il Comune di Palermo ha completato questa mattina lo sgombero di Palazzo La Rosa, edificio storico di proprietà comunale che si trova in via Alloro. L’intervento è stato condotto dal personale degli assessorati al Patrimonio, alla Legalità e all’Emergenza abitativa, con il supporto della Polizia municipale.

Nell’immobile vivevano otto famiglie. Sei di queste, per un totale di 21 persone, tra cui diversi minori, erano regolarmente iscritte alla lista dell’emergenza abitativa. A queste è stata già assegnata una nuova abitazione in vicolo Placido Viola.

“Sono soddisfatto dell’operazione terminata”, ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla, presente durante l’assegnazione dei nuovi alloggi.

“È il risultato di un intenso e lungo lavoro che ha permesso di arrivare a questo esito in modo ordinato, e di questo ringrazio i due assessorati coinvolti e la Polizia municipale. Abbiamo riacquisito al patrimonio comunale lo storico Palazzo La Rosa per ripristinare legalità e funzionalità. Dopo i necessari lavori di recupero, l’edificio ospiterà uffici del Comune. Lo abbiamo fatto senza dimenticare il senso di giustizia ed equilibrio sociale. Le famiglie aventi diritto sono state accompagnate in nuove abitazioni, grazie a un impegno costante sul fronte delle assegnazioni. Negli ultimi 14 mesi sono stati assegnati oltre 100 immobili agli aventi diritto, contro una media precedente che non superava le 15 assegnazioni l’anno”.

Soddisfatto anche l’assessore all’Emergenza abitativa Fabrizio Ferrandelli, che ha sottolineato come “l’amministrazione abbia mantenuto la promessa di rientrare in possesso dell’immobile destinato ora a usi istituzionali, garantendo allo stesso tempo un tetto sicuro a quelle famiglie che ne avevano diritto”.

Per l’assessore al Patrimonio e alla Legalità Brigida Alaimo, l’operazione rappresenta una scelta chiara: Abbiamo scelto la strada della fermezza perché crediamo che il rispetto delle regole sia la base su cui costruire una città più giusta, sicura e ordinata. Restituire questi spazi alla collettività è un dovere non solo amministrativo, ma anche etico. Ringrazio la Polizia municipale per l’efficienza dimostrata. Questa azione si inserisce nel solco tracciato a livello nazionale. Continueremo ad agire con determinazione per liberare la città dagli abusi e restituire ordine e dignità agli spazi comuni”.

Dopo anni di occupazione irregolare, l’edificio tornerà a essere uno spazio a servizio della città, mentre le famiglie aventi diritto hanno finalmente ottenuto una sistemazione dignitosa e stabile.

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