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Carabinieri: a Montelepre e Borgetto eseguito un servizio ad ampio raggio, 1 arresto e 3 denunce

I Carabinieri della Compagnia di Partinico, insieme ad un’unità del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, hanno arrestato un 30enne e deferito in stato di libertà tre uomini di età compresa tra i 21 e i 53 anni. I militari hanno eseguito un servizio ad ampio raggio, finalizzato alla prevenzione dei reati e delle violazioni al codice della strada, organizzando posti di controllo lungo le principali arterie dei comuni di Montelepre e Borgetto. Durante l’attività, un 30enne, monteleprino, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiché trovato in possesso di diverse dosi di cocaina e hashish, già confezionati e destinati presumibilmente allo spaccio. Un 21enne, invece, è stato deferito in stato di Libertà alla Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Palermo per porto abusivo di oggetti atti ad offendere perché circolava con una pistola a pallini, del tutto simile ad un’arma in dotazione alle forze dell’ordine, priva di tappo rosso, inoltre è stato segnalato alla Prefettura di Palermo come assuntore di sostanze stupefacenti per uso non terapeutico, in quanto trovato in possesso di una dose di “erba”.

A Borgetto, due automobilisti hanno attirato l’attenzione degli equipaggi impiegati nel servizio perché scorrazzavano pericolosamente nelle strette vie del centro cittadino. Sottoposti a controllo, un 53enne straniero è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza in quanto circolava con un tasso alcolemico di 3.4 g/l, ben oltre al consentito, mentre un 29enne del luogo è stato trovato in possesso di una paletta segnaletica delle Polizia Locale del Comune di Borgetto e pertanto è stato deferito per il reato di possesso di segni distintivi contraffatti.

Nel complesso sono state elevate sanzioni per le violazioni al codice della strada per oltre 4.000 euro, sequestrati 3 veicoli e ritirate 2 patenti di guida. È doveroso rilevare che gli indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.

Fabio Gigante

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