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Lo scrutinio segreto salva Ilaria Salis all’Eurocamera

Qualcuno del centro destra ha tradito?

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato a scrutinio segreto l’immunità a favore dell’eurodeputata Ilaria Salis, salvandola per un solo voto. Il risultato è stato di 306 voti favorevoli e 305 contrari, con 17 astenuti e 100 assenti.

L’eurodeputata Salis ha definito il voto “una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l’antifascismo.” enfatizzando come la resistenza e la difesa dei valori democratici possano affrontare le forze autoritarie. “La lotta è tutt’altro che finita. Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale”, ha aggiunto, rivolgendo un appello a proteggere tutti gli attivisti.

Di segno opposto le reazioni del centrodestra. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha criticato il voto, sostenendo che Salis sarebbe accusata di lesioni aggravate e altre condotte criminose. 

“Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di “centrodestra” ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!” – Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega

Nicola Procaccini, capogruppo di ECR, ha aggiunto che il voto legittima la violenza politica, accusando la sinistra europea e italiana di avere “gettato la maschera”.

“Ilaria Salis è qui per sfuggire a un processo per violenza politica. Il voto di oggi dimostra che per la sinistra italiana e europea la violenza politica non va perseguita. E’ un voto che legittima la violenza politica. Oggi la sinistra europea e italiana getta la maschera. E’ una vergogna” – Nicola Procaccini, capogruppo di ECR

Martedì scorso, la plenaria aveva anche esaminato le richieste di immunità per il leader dell’opposizione ungherese Péter Magyar, esponente del Ppe, e per la socialista ungherese Klára Dobrev. In questi casi, le votazioni sono avvenute a alzata di mano, senza scrutinio segreto. Secondo la deputata Vázquez Lázara, per Magyar e Dobrev il sospetto di persecuzione politica era evidente, e il Ppe si era schierato a favore della conferma dell’immunità.

La decisione conferma la crescente tensione tra protezione istituzionale e responsabilità giudiziaria, e rilancia la questione del corretto uso dell’immunità parlamentare in caso di accuse serie. Il caso ha acceso polemiche in Italia, soprattutto tra chi considera inaccettabile che chi è accusato di reati violenti possa sfuggire al processo grazie a voti segreti in Europa.

Seguiranno aggiornamenti su eventuali sviluppi e reazioni politiche. Ci terremo informati per riportarvi tutte le novità in tempo reale.

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