Altro che manifestazione: a Milano un attacco al Paese da parte di frange violente
Non protesta per Gaza ma guerriglia: maranza organizzati hanno colpito la Stazione Centrale, ferendo agenti e distruggendo con rabbia cieca

Guerriglia alla Stazione Centrale: la protesta per Gaza degenerata in assalti e scontri
Gruppi scissionisti hanno assaltato la galleria della Stazione Centrale: vetri sfondati, lancio di oggetti e decine di agenti feriti. Le indagini devono identificare mandanti e responsabilità.
Milano 23 settembre 2025 — Una manifestazione di solidarietà si è trasformata ieri in ore di guerriglia urbana: gruppi che si sono staccati dal corteo hanno assaltato la galleria della Stazione Centrale, sfondando vetrate e lanciando oggetti contro le forze dell’ordine. Si registrano arresti, denunce e decine di agenti feriti.
Frange violente: chi ha trasformato la piazza in un campo di battaglia
Le cronache e i testimoni parlano di piccoli gruppi organizzat i — molti incappucciati — che si sono staccati dal corteo per assaltare la stazione e forzare lo scontro con la polizia. Non si tratta della maggioranza dei manifestanti, ma di frange determinate al conflitto e al vandalismo. Questi gruppi hanno provocato la chiusura temporanea della galleria e danni materiali.
Arresti, denunce e il bilancio dei danni
Le forze dell’ordine hanno proceduto a fermi e arresti: fonti ufficiali parlano di arresti disposti dalla procura e di persone denunciate, compresi alcuni minorenni tra gli identificati. Il bilancio complessivo riportato dalle agenzie indica decine di agenti feriti e diversi interventi sanitari. Le ipotesi di reato includono resistenza, danneggiamento e blocco ferroviario.
Richiesta di responsabilità: indagini e misure legali
Serve rapidità e rigore investigativo: identificare ruoli e mandanti, accertare eventuali collegamenti con organizzazioni e proseguire con i procedimenti penali nei confronti dei responsabili. Nei casi previsti dalla legge le autorità competenti potranno valutare misure di allontanamento o rimpatrio, ma ogni provvedimento deve seguire le garanzie processuali e le competenze della magistratura.
Condannare la violenza senza equivoci significa chiedere verità e responsabilità: chi ha usato la piazza per compiere reati dovrà rispondere davanti alla legge, senza alibi politici né giustificazioni. Le indagini in corso devono portare a nomi e processi.
Tolleranza zero
Adesso tocca alla giustizia. I magistrati non possono mostrarsi magnanimi con chi ha trasformato una manifestazione in un attacco allo Stato: serve il massimo rigore e pene adeguate, senza sconti. Troppo spesso abbiamo visto delinquenti coperti da attenuanti — la minore età, la presunta fragilità sociale, le difficoltà di integrazione — che finiscono per diventare alibi. Ma qui non c’è disagio: c’è odio contro l’Italia, le istituzioni e le forze dell’ordine. È dovere della politica, anche quella progressista, smettere di offrire giustificazioni e assumersi la responsabilità di difendere il Paese e chi lo serve in divisa.
Fatti accertati
- Data evento: 22–23 settembre 2025.
- Luogo: corteo nazionale per Gaza, assembramento e Stazione Centrale, Milano.
- Fermati / arresti: provvedimenti della Procura, diversi arresti e denunce (tra cui minorenni).
- Bilancio: decine di agenti feriti, interventi sanitari tra manifestanti e residenti; danni materiali alla galleria e vetrine.
- Note: le indagini sono in corso per accertare ruoli e responsabilità; procedure giudiziarie sono avviate.







