Sanità, ok del Senato alla proposta Russo: gli ambulatori diventano presidi sanitari
Vaccini, terapie urgenti e fondi per la telemedicina: via libera a due emendamenti di Fratelli d’Italia

Sanità, più poteri agli specialisti accreditati: approvato emendamento Russo (FdI)
Con il nuovo Ddl, i poliambulatori diventano presidi sanitari: anche vaccini, urgenze e telemedicina tra le novità.
Il Senato approva un’importante modifica al Ddl Prestazioni Sanitarie, accogliendo due emendamenti presentati dal senatore Raoul Russo (FdI), che segnano un cambio di passo nella gestione delle liste d’attesa e dell’accesso alle cure.
Ambulatori privati equiparati ai presidi pubblici
“Un cambio di paradigma rilevante”. Così Raoul Russo, senatore di Fratelli d’Italia, definisce l’approvazione dell’emendamento che riconosce gli ambulatori e poliambulatori specialistici accreditati come presidi sanitari. Si tratta di oltre 5.400 strutture distribuite capillarmente sul territorio nazionale, più dei 3.800 presidi pubblici, che d’ora in poi potranno somministrare vaccini, partecipare alle campagne di prevenzione, prescrivere farmaci salvavita e operare in urgenza anche nelle zone disagiate.
“Gli specialisti accreditati esterni – ha detto Russo – potranno rappresentare un vero e proprio baluardo di prossimità, alleggerendo la pressione sugli ospedali e offrendo risposte più rapide ai cittadini”.
Un fondo per evitare l’affollamento dei pronto soccorso
Il secondo emendamento, a firma dello stesso Russo, introduce un fondo da 3 milioni di euro per incentivare l’uso di strumenti digitali da parte di medici di base e pediatri. L’obiettivo è chiaro: ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso, che oggi rappresentano almeno il 20% dei casi, spesso legati a problematiche sociali più che sanitarie.
Grazie al fondo, i professionisti potranno dotarsi di soluzioni tecnologiche per la gestione degli appuntamenti, la comunicazione con i pazienti e la telemedicina. “Tre ricoveri su dieci si sarebbero potuti evitare – spiega Russo – con una presa in carico più efficace del paziente. Con una sanità digitale, possiamo garantire cure migliori a chi ne ha davvero bisogno”







