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Fuori dalle Mura: il dialogo tra Mons. Antonio Stagliano e Nicolò Mannino alla Domus Santa Marta

Un confronto tra teologia e impegno sociale nel cuore del Vaticano

Quando la Teologia Passa dai Cenacoli e Approda nel Cuore dell’Uomo: Mons. Antonio Stagliano e Nicolò Mannino ne Parlano in Vaticano presso la Domus Santa Marta.

 

Nel cuore del Vaticano, presso la suggestiva residenza di Papa Francesco, la Domus Santa Marta, si è tenuto un incontro straordinario che ha dato vita a un confronto culturale ricco di iniziative e di strategie formative. A discuterne sono stati due figure importanti: mons. Antonio Stagliano, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, e Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale. L’evento ha avuto come fulcro la presentazione del nuovo libro “Il Mio Nome è Amore”, un volume che è emblema della convergenza tra teologia e impegno sociale.

 

L’aspetto distintivo di questo incontro è stata la frangia di rinnovamento che entrambi gli studiosi hanno portato all’approccio tradizionale della teologia. Non più confinata all’interno delle mura delle istituzioni accademiche, la teologia si è riversata tra le strade, abbracciando la realtà quotidiana, specialmente quella dei giovani. In un mondo dove il vuoto esistenziale si maschera da pienezza, dove il nulla può sembrare il tutto, la teologia ha assunto una nuova missione: quella di riempire quel vuoto con significato speranza, e amore.

 

Il dialogo tra Stagliano e Mannino ha tematiche di cruciale importanza per il mondo contemporaneo. Nel libro “Il Mio Nome è Amore”, che è stato il cuore pulsante di questo confronto, Mons. Antonio Stagliano ha curato la conclusione, mentre l’introduzione è stata affidata al prefetto Renato Cortese. Questa collaborazione rappresenta un vero e proprio ponte tra il mondo della teologia e quello dell’impegno civile, dimostrando come la teologia possa essere non solo uno studio astratto, ma anche un veicolo concreto di trasformazione sociale.

 

Nel corso di questa discussione avvincente, Stagliano e Mannino hanno dimostrato una profonda unità di intenti. I due studiosi condividono un zelo incontenibile per la diffusione del Vangelo, un amore appassionato per la chiesa e un impegno tangibile verso i più bisognosi. La teologia che emerge da questo dialogo non è solo una disciplina accademica, ma un’esperienza che si fonde con le strade, i sogni e le speranze dei giovani, i veri destinatari di un messaggio di amore e bellezza.

 

Il progetto formativo presentato in questa occasione si fa portavoce di una teologia inclusiva, che abbraccia ogni aspetto dell’umanità. Dalle carceri alle scuole, dai luoghi di potere ai quartieri dimenticati, ogni angolo in cui l’essere umano si ritrova trova spazio in questo affascinante progetto. La teologia diventa storia, storia di coloro che aspettano una nuova alba, una rinascita. Questa teologia è capace di abbattere muri, fisici e metaforici, e di costruire ponti di solidarietà e fraternità.

 

L’incontro tra Mons. Antonio Stagliano e Nicolò Mannino è stato un chiaro esempio di come la teologia possa passare dai cenacoli accademici e approdare direttamente nel cuore dell’uomo. Attraverso il libro “Il Mio Nome è Amore” e le discussioni che lo hanno accompagnato, è stata tracciata una nuova via per la teologia: una via che abbraccia l’umanità nella sua complessità e che si fa strumento di speranza e trasformazione.

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