Russo (FdI): “Ricordiamo La Torre e Di Salvo, martiri della legalità. La loro lotta alla mafia vive ancora”
È nostro dovere ricordare affinché il loro esempio sia guida per le future generazioni

“Quarantatré anni fa la mafia assassinava barbaramente Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Il loro sacrificio non è stato dimenticato e continua a ispirare la lotta alla criminalità organizzata”. Così il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo ha voluto ricordare il segretario regionale del Partito Comunista Italiano e il suo collaboratore, uccisi il 30 aprile 1982 in un agguato mafioso a Palermo.
“La Torre ha pagato con la vita la sua determinazione nel contrastare Cosa Nostra – ha aggiunto Russo –. Ebbe l’intuizione straordinaria di promuovere la legge Rognoni-La Torre, che introdusse nel nostro ordinamento il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni di origine illecita. Una norma che ha rappresentato una svolta decisiva nella lotta alla mafia e che rese possibile anche il Maxi processo”.
Russo ha sottolineato come l’attentato non abbia fermato il percorso intrapreso: “La mafia pensava di intimidire lo Stato, ma il sangue versato ha rafforzato l’impegno civile e istituzionale. Il loro sacrificio ha segnato un punto di non ritorno”.
Il senatore ha infine rivolto un appello alla memoria collettiva: “È nostro dovere continuare a ricordare La Torre e Di Salvo, affinché il loro coraggio diventi esempio per le nuove generazioni. Solo attraverso la memoria si costruisce un futuro libero dalla mafia”.
A distanza di oltre quattro decenni, il ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo resta un pilastro nella battaglia per la legalità e la giustizia in Italia.