RUBRICA DELL’AVVOCATO DEL MARTEDI’_ LEGGE 104: IL DIRITTO AL TRASFERIMENTO PER L’ASSISTENZA DI UN PARENTE DISABILE

 

a cura dell’Avvocato Francesca Paola Quartararo

Con la sentenza n. 22885/2021 la Corte di Cassazione ha stabilito: “la dipendente del settore pubblico che ha una madre portatrice di handicap, che la rende invalida al 100%, non vanta solo per questo un diritto assoluto a ottenere l’avvicinamento per poter lavorare nella sede che le consente con più comodità di curare e assistere l’anziano genitore invalido…“ La scelta è sempre rimessa alla Pubblica Amministrazione ove possibile”… “Occorre considerare che trattandosi di un rapporto di lavoro nel settore pubblico, le scelte della P.A. datrice assumono un rilievo particolare perché tale cambiamento organizzativo potrebbe incidere negativamente sul funzionamento del servizio pubblico reso alla collettività”.

La vicenda processuale: Un dipendente del settore pubblico chiede il trasferimento nella sede più vicina per poter prendersi cura della madre invalida al 100%;

Con questa pronuncia la Corte di Cassazione ha espletato, in modo preciso, l’utilizzo della legge 104 nel sancire il diritto del lavoratore a poter scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere, – inserisce la locuzione “ove possibile” – in modo tale da evitare che un eventuale trasferimento di un dipendente pubblico possa arrecare danno al datore di lavoro.

Inoltre, la Corte di Cassazione, precisa che la disponibilità del posto nella sede di trasferimento, è una condizione necessaria, ma non sufficiente. La Pubblica Amministrazione in qualità di datrice di lavoro è libera di decidere se coprire un posto vacante o individuare altre soluzioni.

Quando i lavoratori hanno diritto ad essere trasferiti per assistere un familiare disabile?

L’art. 33 della legge 104/92, al comma 5 dispone che, il lavoratore che assiste un familiare con handicap in situazione di gravità ha il diritto di sceglie, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio nella persona da assistere e non può essere trasferito senza il consenso ad altra sede.

Inoltre, la Corte di Cassazione, sez. Lavoro, con sentenza n. 26603/2019 ha statuito, ai fini del riconoscimento del caregiver (è il soggetto, un componente della famiglia, che si prende cura a titolo gratuito del parente disabile) occorre, verificare la sussistenza di alcuni indici rilevatori dell’effettiva esigenza di assistenza in favore del parente disabile, in particolare:

Quali sono i benefici che si possono ottenere con la legge 104/92?

L’art. 33 legge 104/92 stabilisce che i permessi retribuiti spettano:

La materia in oggetto necessita di ulteriori approfondimenti per la quale bisogna esaminarli in relazione al singolo caso concreto. Per maggiori informazioni e/o pareri in merito alla questione consultate il sito www.avvocatoquartararo.eu

 

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