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RUBRICA DELL’AVVOCATO DEL MARTEDI’: SEPARAZIONI E DIVORZI IN AUMENTO: MOTIVO LA SCELTA DELLA VACCINAZIONE PER I FIGLI

Dal latino in Italiano “Odie et amo” significa letteralmente “Odio e amo”, queste parole che costituiscono l’incipit del “Carme 85” del nostro amato poeta Catullo, oggi, rifletto una situazione emotiva nelle coppie lacerato da sentimenti opposti e dalla consapevolezza delle difficoltà dovute indipendentemente dalla volontà umana ma lasciati trasportati dagli amplessi avvenimenti.

I motivi più frequenti che orientano diverse coppie al collasso e al fallimento sono diversi:

  • Incompatibilità di carattere: continui litigi dovuti alla semplice memoria del “lombrico” o quando ci sono di mezzo parenti “inopportuni” o quando di mezzo c’è un vero problema di comunicazione fra la coppia;
  • L’ira dagli occhi verdi, la gelosia;
  • Dall’alba al tramonto della nuova tecnologia: il cellulare diventato parte integrante della vita di coppia e i correlativi social network;
  • I soldi, l’intimità e la divisione delle faccende domestiche;
  • I problemi lasciati irrisolti.

Ad una lista infinita di motivi per mettere in crisi una coppia, oggi in tempi di pandemia, sono sempre di più i coniugi che si rivolgono ad un legate perché in disaccordo sulla scelta di vaccinarsi o non vaccinare anche i propri figli.

In tempo di pandemia, ai tempi del COVID-19 i contenziosi in materia di divorzio sono in aumento proprio per le posizioni dei “no- vax” e “pro-vax” nei confronti dei figli minori, i quali non riuscendo a trovare una soluzione autonomamente e di comune accordo si rivolgono ad un giudice.

Facciamo un esempio: se in una famiglia composta da marito (no vax) e moglie (pro vax) con due ragazzi minori i quali, a seguito degli ultimi decreti ministeriali, possono vaccinarsi contro il Corona Virsus. Poiché i genitori (in fase di separazione e/o divorzio) hanno posizioni inconciliabili e differenti sulle scelte da assumere riguardo la salute dei loro figli, come la sottoposizione o meno al vaccino Covid e sulla scelta di un determinato vaccino, si rimette la decisione ad un Giudice, affinché quest’ultimo possa emettere un provvedimento finalizzato alla risoluzione della controversia inerente alla responsabilità genitoriale spettante ad entrambi.

In questi casi, divenuti frequenti nelle aule giudiziarie, attribuisce al giudice la facoltà di poter disporre (previa consultazione del minore) di poter disporre la vaccinazione anche contro la volontà di un altro genitore.

A tal proposito una recente pronuncia del Tribunale di Milano sez. XI del 2 settembre 2021 ha stabilito: “nel caso in cui la madre di un minore si opponga alla somministrazione dei vaccini obbligatori e non obbligatori ma certamente utili per la tutela della sua salute e si opponga altresì alla somministrazione dei tamponi molecolari per la diagnosi del Covid-19 e del test antigenico per accedere alle lezioni scolastiche, il Tribunale limita la responsabilità genitoriale, autorizzando il padre a provvedere in autonomia”.

In tal senso, la linea orientativa giurisprudenziale, in determinate circostante e valutate uno per uno caso per caso, impongono, in questi casi, di tenere conto della volontà del minore e di rispettarla tanto più quando essa è manifestata in modo consapevole e ben informato sul rapporto tra vantaggi e rischi del vaccino. Oltretutto, limita la responsabilità genitoriale in relazione alle questioni collegata alla vaccinazione obbligatoria e facoltative ed attribuendola in via esclusiva all’altro genitore.

Francesca Paola Quartararo

Avvocato Francesca Paola Quartararo

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