Rosa Schiano: la libertà d’informazione censurata su Facebook


Una notizia che ha destato perplessità e diversi spunti di riflessione è quella riportata dalla stessa protagonista: Rosa Schiano, l’unica italiana rimasta sulla Striscia di Gaza, attualmente teatro di durissimi scontri tra istraeliani e palestinesi.
La donna, attivista dell’International Solidarity Movement, è una fotoreporter e riferisce che la propria pagina Facebook, sulla quale lei aveva caricato diverse fotografie, come testimonianza di quanto sta accadendo, è stata bloccata per 24 ore.
Una foto in particolare riguarda l’uccisione di quattro bambini, vittime innocenti di questa ulteriore recludescenza di violenza in una zona da sempre martoriata da guerre e la stessa Schiano tiene a precisare “IO FACCIO INFORMAZIONE e la foto era in bianco e nero e nessuno sgozzato. E’ il contenuto che vogliono eliminare”.
La nostra connazionale, comunque, non si è lasciata scoraggiare ed ha pubblicato la foto in questione anche sul suo account Twitter e sul suo blog ufficiale.
Come, chiunque lo voglia, potrà verificare, la foto non è raccapricciante, né si sofferma su particolari macabri, si limita solo a mostrare una realtà crudele facendo onore al lavoro della giornalista.
Ci spieghino, invece, gli amministratori di Facebook per quale ragione, più o meno valida, hanno proceduto al blocco dell’account personale della Schiano e rimosso la foto.
Noemi Cusano
E’ accaduta la stessa cosa a Michele Giorgio, inviato del Manifesto a Gaza, sempre con FB.
Ed è accaduto anche a un gruppo su FB che pubblicava foto e articoli sulla situazione palestinese; gruppo di cui account è stato chiuso. Ma loro lo sapevano e infatti ogni tanto mettevano degli avvisi in merito e su dove ritrovarli.