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Riapre Villa Niscemi chiusa per legionella dal 2022

Prevista per Domenica 4 giugno la riapertura di Villa Niscemi, la sede di rappresentanza del Comune di Palermo chiusa da gennaio del 2022 per la presenza di legionella in un pozzo utilizzato per l’approvvigionamento idrico della struttura.

La Villa, costruita nel XVIII secolo dal principe Valguarnera di Niscemi sulle strutture di un più antico baglio agricolo, è una delle dimore meglio conservate della Piana dei Colli, circondata da un lussureggiante giardino nel cuore della Real Tenuta della Favorita.

Per la riapertura previsto un folto programma. Si inizia alle ore 10.00 di domenica 4 giugno con una esibizione della Fanfara dei Bersaglieri, a seguire visite guidate alla palazzina Cinese e alla stessa Villa Niscemi e quelle naturalistiche del bosco Niscemi, Fontana d’Ercole e all’Ulivo secolare con i rangers d’Italia; per i bambini programmate  attività ludico- educative  ed esibizione dinamica marching band a cura della Youth Orchestra del Teatro Massimo.

«Finalmente – dichiara il Sindaco Roberto Lagalla – il 4 giugno, restituiremo ai palermitani Villa Niscemi. Uno spazio prezioso per la nostra comunità, non solo per il suo valore storico e artistico ma anche per quello naturalistico, da sempre luogo di grande attrazione turistica e punto di riferimento per famiglie e bambini. Questa amministrazione comunale, sin dal suo insediamento, si è impegnata per velocizzare i lunghi e indispensabili lavori di bonifica e messa in sicurezza, che purtroppo non hanno reso possibile la fruizione della Villa per oltre un anno. Domenica festeggeremo insieme alla Città la sua riapertura. Abbiamo organizzato una mattinata di intrattenimento aperta al pubblico, durante la quale, oltre alla visita guidata della struttura, saranno proposti momenti ludico-educativi rivolti ai bambini, attività cinofile e percorsi naturalistici per riscoprire la bellezza della vegetazione del Parco insieme a tante Fondazioni e associazioni del territorio che ringrazio per il loro impegno a servizio della città».

Caterina Guercio

 

 

 

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