Rapine violente contro autotrasportatori a Catania: arrestato ex pentito e altri quattro complici
Cinque arresti per le rapine nella zona industriale. Il capo della banda era un ex collaboratore di giustizia

Promettevano affari d’oro nel settore dei rottami ferrosi, ma gli appuntamenti si trasformavano in agguati violenti. I Carabinieri hanno sgominato una banda che terrorizzava gli autotrasportatori nella zona industriale di Catania, arrestando cinque persone tra cui un ex collaboratore di giustizia tornato a delinquere dopo la revoca del programma di protezione.
L’operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale, ha smascherato un gruppo criminale specializzato in rapine ai danni di autotrasportatori che operano nel settore del commercio di rottami ferrosi.
La trappola del falso affare
Gli inquirenti hanno ricostruito due episodi criminosi avvenuti l’8 maggio e il 20 giugno 2024 nella zona industriale di Catania. I malviventi attiravano le vittime presso ditte specializzate nel recupero e trattamento di materiale ferroso, promettendo lauti guadagni che si trasformavano in violente rapine.
Un autotrasportatore di Palermo si è presentato a un appuntamento dopo che gli avevano garantito l’acquisto di materiale ferroso per 10mila euro. Quattro membri del gruppo lo hanno aggredito con violenza, colpendolo alla testa e al volto con il calcio di una pistola, per sottrargli il denaro contante che aveva con sé.
La beffa del pagamento e poi la rapina
Nel secondo episodio, il gruppo ha agito con ancora più astuzia. I membri della banda hanno invitato un autotrasportatore di Enna in una delle ditte coinvolte, fingendo di dovergli versare 15.800 euro per precedenti forniture di rottami. Dopo aver effettivamente ricevuto il pagamento, l’uomo si è allontanato, ma i malviventi lo hanno inseguito, bloccato e minacciato di morte. Il capo, armato di pistola, gli ha strappato di mano i 15.800 euro appena incassati e gli ha sottratto anche altri 500 euro dal portafoglio.
L’ex collaboratore di giustizia torna a delinquere
Le indagini hanno identificato come capo del gruppo Angelo Mascali, 64 anni, figura con un pesante passato criminale alle spalle. L’uomo era stato affiliato al clan Santapaola Ercolano con ruolo di comando e di gestione militare. Dall’agosto 1998 aveva intrapreso la collaborazione con la giustizia, rendendo dichiarazioni rilevanti in vari processi di mafia.
Il programma di protezione nei suoi confronti è stato revocato nel 2023 dopo che aveva commesso nuovi reati mentre era sottoposto a misure specifiche. Secondo l’accusa, Mascali avrebbe ricostituito un gruppo criminale composto prevalentemente da persone appartenenti al proprio nucleo familiare, specializzato proprio nelle rapine contro autotrasportatori del settore ferroso.
L’operazione dei Carabinieri
I Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria e del nucleo investigativo del comando provinciale hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari. L’operazione si è avvalsa del supporto dei cacciatori di Sicilia e del nucleo cinofili. Le attività tecniche, condotte attraverso intercettazioni, appostamenti e riscontri sul territorio, hanno documentato i due episodi criminosi e permesso di raccogliere elementi probatori decisivi contro i cinque indagati.
Gli arrestati sono Angelo Mascali (64 anni), Giuseppe Mascali (53 anni), Lorenzo Mascali (46 anni), Antonino Mascali (28 anni) e Rosario Viglianesi (27 anni). Tutti sono stati condotti in carcere con l’accusa di rapina aggravata in concorso e detenzione e porto illegale di armi.
L’operazione restituisce sicurezza agli operatori del settore della raccolta e commercio di rottami ferrosi, spesso costretti a muoversi con ingenti somme di denaro contante. Le indagini proseguono per verificare eventuali altri episodi analoghi che potrebbero essere stati messi a segno dalla banda nei mesi scorsi.







