Rafforzamento ospedali di Sciacca e Ribera, Udicon Sicilia: “Passo decisivo per il territorio”

Mortillaro (Udicon): “Più posti letto e servizi, ora vigilare sui risultati concreti”

Udicon: “Finalmente riconosciuto il ruolo strategico del territorio”

La riforma della rete ospedaliera siciliana rafforza la sanità nei comprensori di Sciacca e Ribera, e riceve l’approvazione convinta dell’Udicon Sicilia. Il presidente provinciale Giuseppe Mortillaro accoglie con favore le decisioni del Governo regionale, sottolineando come finalmente venga riconosciuto il ruolo strategico e le esigenze del territorio agrigentino.

Mortillaro parla di «segnale concreto di attenzione verso le comunità locali» e di un «passo fondamentale per garantire una sanità più efficiente e vicina ai cittadini».

Sciacca, più posti letto e reparti potenziati

La riforma conferma l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca come DEA di primo livello. Il presidio vedrà un aumento dei posti letto da 236 a 271. Il potenziamento coinvolge diversi reparti: Chirurgia generale, Medicina interna, Neurologia, Unità coronarica e posti letto per pazienti post-acuti. Mortillaro definisce questo intervento «una necessità impellente per un bacino d’utenza vasto e complesso come quello saccense», e aggiunge che il rafforzamento «garantisce servizi più adeguati ai bisogni dei pazienti».

Ribera riconosciuta come struttura di zona disagiata

L’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera ottiene la classificazione di struttura sanitaria di zona disagiata. Questo status permette di mantenere attivi servizi essenziali come il Pronto Soccorso, oltre ai reparti di Chirurgia, Medicina, Terapia Intensiva, Pneumologia e Malattie Infettive. Anche qui, i posti letto aumentano: da 112 a 132. La struttura aggiunge inoltre un nuovo servizio di Recupero e Riabilitazione Funzionale.

Mortillaro evidenzia come l’Asp di Agrigento si distingua a livello regionale, con un aumento complessivo di posti letto da 901 a 970, in controtendenza rispetto ad altre province. Secondo il presidente, questo dato dimostra «una pianificazione oculata, capace di bilanciare i parametri demografici con le reali necessità territoriali, ponendo al centro la salute dei cittadini».

Il potenziamento coinvolge anche altri presidi del territorio: il “San Giovanni di Dio” di Agrigento viene confermato come DEA di primo livello, mentre gli ospedali di Canicattì e Licata beneficiano di un rafforzamento del sistema sanitario. Mortillaro conclude affermando che la riforma rappresenta «un traguardo importante per la sanità della provincia di Agrigento», e garantisce che Udicon «continuerà a vigilare affinché questi numeri si traducano in servizi concreti e benefici tangibili per tutta la comunità».

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