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Primo caso di West Nile a Messina: 74enne ricoverata al Papardo

Diagnosi confermata: attivate le procedure ministeriali e avviata la terapia farmacologica in isolamento

È stato registrato il primo caso di West Nile a Messina. Una donna di 74 anni è arrivata ieri al Pronto Soccorso dell’Ospedale Papardo dopo diversi giorni di febbre e forte mal di testa. Dopo gli accertamenti clinici, i medici hanno diagnosticato l’infezione da virus West Nile, avviando immediatamente la terapia farmacologica in una zona di isolamento dedicata e attivando tutte le procedure previste dalle direttive ministeriali.

Il West Nile, conosciuto anche come Febbre del Nilo Occidentale, è trasmesso principalmente dalla puntura di zanzare infette. Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica o si manifesta con sintomi simili a quelli influenzali, ma può evolvere in forme più gravi, soprattutto negli anziani o in chi presenta altre patologie, causando complicanze neurologiche come meningite o meningo-encefalite.

Il comunicato dell’Ospedale Papardo dichiara che l’approccio multidisciplinare ha permesso di individuare rapidamente il virus. Dopo sei giorni di febbre al domicilio, la paziente presentava febbre, emicrania e rigidità nucale, inizialmente compatibili con un quadro di encefalite. L’intervento del dottor A. Albanese, Direttore U.O.C. Malattie Infettive, insieme alle analisi dell’UOC di Patologia Clinica diretta dal dottor Giuseppe Falliti, ha portato alla diagnosi definitiva e all’inizio delle cure nei tempi utili.

Le autorità sanitarie invitano la popolazione a prestare attenzione alla prevenzione delle punture di zanzara

Le autorità sanitarie locali mantengono il monitoraggio sul territorio in collaborazione con le strutture ospedaliere e i laboratori regionali, assicurando un intervento tempestivo in caso di nuovi casi. La diagnosi odierna, che segue la negatività di ieri, ha permesso di attivare immediatamente tutte le procedure di isolamento e trattamento previste dalle direttive ministeriali.

Gli esperti ricordano che la maggior parte delle infezioni da virus West Nile resta asintomatica o lieve, e invitano la popolazione a osservare semplici accorgimenti preventivi come l’uso di repellenti e la rimozione di ristagni d’acqua, senza creare allarmismo.

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