A Palermo la sfida contro la violenza sui minori: prevenzione e lotta al reclutamento criminale
Si è svolto il convegno su prevenzione abusi e reclutamento minorile da parte della criminalità organizzata, con focus su diagnosi precoce e modelli sanitari integrati.

A Palazzo Chiaromonte Steri si è svolto il convegno dedicato alla prevenzione degli abusi sui minori, al contrasto del reclutamento minorile da parte delle organizzazioni criminali e alla definizione di un modello sanitario integrato per la diagnosi precoce della violenza. Il Comune di Palermo, la Regione Siciliana, l’Arnas Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli, la Società Italiana di Pediatria e l’Università degli Studi di Palermo hanno patrocinato l’iniziativa, che ha riunito esperti italiani e internazionali, insieme a rappresentanti delle istituzioni, della sanità e della giustizia, per confrontarsi su un tema cruciale nella lotta contro la violenza sui minori.
Il Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Antonio Balsamo, ha evidenziato l’urgenza di fermare il reclutamento minorile, che oggi avviene sempre più attraverso strumenti digitali “Il problema del reclutamento minorile è oggi più drammatico che mai. Le organizzazioni criminali, accanto alla loro tradizionale presenza sul territorio, stanno sviluppando una strategia digitale, dando origine a quella che viene ormai definita la ‘Google generation criminale’. Una distorsione profonda della realtà, rispetto alla quale è fondamentale un’azione congiunta tra giustizia ed educazione”. sottolineando la necessità di un’azione congiunta tra giustizia ed educazione per fronteggiare questa minaccia.
Il contributo europeo: il ruolo di Caterina Chinnici nella lotta al reclutamento minorile
L’on. Caterina Chinnici, europarlamentare e co-Presidente dell’Intergruppo sui Diritti dei Minori, ha ribadito l’importanza di contrastare il reclutamento minorile, che, secondo Europol, coinvolge i minori nel 70% dei mercati criminali. Ha chiesto di introdurre aggravanti specifiche per gli adulti coinvolti, di adottare tecniche investigative specializzate e di creare percorsi di recupero sociale. Ha sottolineato soprattutto l’urgenza di eliminare le condizioni di disagio che alimentano questo fenomeno.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di un’azione coordinata tra famiglie, istituzioni e gruppi polispecialistici per affrontare un tema tanto delicato quanto complesso. “C’è necessità di agire sulle famiglie, sulle istituzioni, ma soprattutto di introdurre gruppi coordinati polispecialistici capaci di affrontare un tema tanto delicato quanto difficile. La nostra città, che ha dato il nome alla Convenzione ONU, ha il dovere di rinnovarne ogni giorno i principi, tutelando l’infanzia da ogni forma di abuso”.
Un modello sanitario integrato per la diagnosi precoce degli abusi
Nel panel dedicato ai maltrattamenti come questione di salute pubblica, il direttore sanitario dell’Arnas Ospedale Civico Di Cristina, Domenico Cipolla, ha illustrato il modello multidisciplinare adottato nel pronto soccorso pediatrico per la diagnosi precoce degli abusi. Ha spiegato come neuropsichiatri, medici legali, psicologi e magistratura minorile lavorino insieme in una rete efficace per interrompere il ciclo degli eventi avversi dell’infanzia e prevenire danni psicofisici permanenti.
Questo convegno ha segnato un passo decisivo nella lotta contro ogni forma di violenza sui minori, mettendo al centro un approccio integrato che coinvolge sanità, giustizia e società civile, con Palermo che conferma il proprio ruolo di protagonista nel contrasto a questo grave problema.