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Fallimento in vista per la Prestazione Universale per la non autosufficienza.

Fidaldo denuncia fondi inutilizzati, famiglie escluse e un sistema di assistenza che non regge più.

In occasione della Giornata Internazionale del Lavoro Domestico, Fidaldo (Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico) avverte: la Prestazione Universale per la non autosufficienza, introdotta dalla Legge 33/2023, rischia di non raggiungere gli obiettivi per cui è nata.

La misura, che dovrebbe sostituire l’attuale Indennità di Accompagnamento, è stata presentata come una risposta concreta alle esigenze di milioni di anziani e delle loro famiglie. Tuttavia, secondo i dati raccolti nei primi mesi di sperimentazione, si rivolge di fatto a una platea molto ristretta – appena 25-30 mila persone – su un totale stimato di oltre 4 milioni di non autosufficienti. A rendere la situazione ancora più preoccupante è il bassissimo tasso di adesione rilevato dai patronati, che rischia di lasciare inutilizzati gran parte dei 500 milioni di euro stanziati per il biennio 2025-2026.

Vincoli rigidi e adesione minima: una misura che non decolla

La nuova prestazione prevede un’erogazione economica in due modalità: una base, simile all’indennità attuale, e una potenziata, vincolata all’impiego di operatori regolarmente assunti. Proprio quest’ultima, pensata per favorire l’emersione del lavoro nero, si sta dimostrando inefficace a causa di requisiti troppo selettivi, incompatibilità con sussidi regionali e procedure complesse.

“Così la misura rischia di essere disertata proprio da chi ne ha più bisogno”, ha dichiarato Andrea Zini, presidente di Fidaldo. “Serve una revisione urgente dei criteri, altrimenti si rischia di compromettere la fiducia delle famiglie e la sostenibilità del nostro sistema di assistenza. A pagarne le conseguenze saranno, ancora una volta, proprio i più fragili”. Nel settore domestico italiano operano circa 2 milioni di lavoratori, di cui quasi la metà in modo irregolare. Una realtà fragile che necessita di interventi chiari, accessibili e realmente utili per le famiglie.

Fidaldo, nata nel 1996, rappresenta i datori di lavoro domestico italiani attraverso le associazioni Nuova Collaborazione, Assindatcolf, A.D.L.D. e A.D.L.C.. La Federazione continua a sostenere la tutela delle famiglie italiane che si affidano a colf, badanti e baby sitter per la cura quotidiana della casa e dei propri cari.

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