Presepe choc a Carrara: Gesù bambino è uno scheletro


Ieri 9 dicembre 2012 a Carrara, in Piazza Duomo, è stata allestita una tenda con all’interno un presepe – installazione suggestiva e senza dubbio per nulla tradizionale. Gli organizzatori Romeo Buffoni, Robo, Federica Malatesta hanno proposto un presepe con al centro un bambinello Gesù scheletrito e sofferente in resina bianca. Gli altri componenti del presepe Maria, Giuseppe, bue ed asinello vengono rappresentati con dei bidoni di metallo.
Tutto ciò sarebbe stato ispirato e dedicato alla scomparsa della trentunenne ucraina Olga Komut, travata morta all’ottavo mese di gravidanza nel mese di febbraio di quest’anno. La donna viveva di stenti in una tenda vicino i binari della stazione di Avenza. Questo caso scosse la città.
Il presepe quindi racconta una storia di sofferenza; il bambinello è posto su un pagliericcio, lo spazio buio ed opprimente è pieno di immagini di guerra e di fame nel mondo. «Questo Bambino – spiega l’autrice Malatesta – è stato realizzato da una foto: ne ho scorse molte, fino a che ho trovato quella di un bambino siriano: mi è sembrata adatta anche perché la guerra civile che sta sconvolgendo quel Paese è frutto di egoistici meccanismi occidentali».
Nella tenda inoltre scorrono note di canti natalizi e in contrapposizione suoni di dichiarazioni di guerra, spari di mitragliatrici, scoppi di bombe. Questo è un gesto che fa riflettere. Gli organizzatori hanno voluto sottolineare le sofferenze che affliggono gran parte delle persone al mondo proprio nel momento del Natale in cui si è “buoni”.
Il parroco del Duomo don Raffaello Piagentini parla di un presepe ancor più realistico rispetto agli altri e di un bambinello che ricorda Gesù che continua a soffrire attraverso la sofferenza di molti. Il parroco ha benedetto l’installazione sperando che si possa riflettere e aiutare gli altri. Una installazione quindi che lascia sensazioni forti. Un gesto tanto forte quanto ancor più vicino alla realtà.
Alessandro Quartararo