PNRR: pubblicati i primi decreti per 7.500 borse di dottorato

Sul sito del ministero dell’Università sono stati pubblicati i primi due decreti firmati dal ministro, Maria Cristina Messa, sui dottorati di ricerca finanziati con investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Si tratta, nel complesso, di 7.500 borse previste per l’anno accademico 2022/2023, per attività che devono essere avviate entro il 31 dicembre di quest’anno, grazie a 300 milioni di euro di investimento: 5.000 borse per dottorati innovativi che, rispondono ai fabbisogni delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori da parte di queste ultime, 1.200 per dottorati di ricerca rientranti, comunque, negli ambiti di interesse del PNRR, 1.000 per dottorati per la Pubblica Amministrazione, 200 per il patrimonio culturale e 100 per dottorati in programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali.

In entrambi i decreti, le risorse sono assegnate alle università statali e non statali legalmente riconosciute, incluse le università telematiche, e agli Istituti universitari a ordinamento speciale.

Sempre entrambi i decreti, poi, prevedono che sia possibile usare le borse assegnate sia per potenziare corsi di dottorato già esistenti sia per attivarne di nuovi, in forma singola o in consorzi, anche nell’ambito di dottorati di interesse nazionale.

DOTTORATI DI RICERCA PNRR, DOTTORATI INNOVATIVI PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IL PATRIMONIO CULTURALE, DOTTORATI IN PROGRAMMI DEDICATI ALLE TRANSIZIONI DIGITALI E AMBIENTALI

I dottorati di ricerca relativi agli ambiti di interesse del PNRR, dottorati innovativi per la pubblica amministrazione e il patrimonio culturale e i nuovi dottorati triennali in programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali con investimenti del PNRR sono previsti dal decreto n. 351 del 9 aprile 2022, che dovrà essere registrato dagli organi di controllo.

L’obiettivo di queste misure è aumentare, promuovere e valorizzare l’alta formazione e la specializzazione post-laurea, innovando i percorsi di dottorato e promuovendoli anche all’interno delle amministrazioni pubbliche e nel patrimonio culturale, supportando così queste realtà verso una maggiore digitalizzazione, verso la “cultura dell’innovazione” e l’internazionalizzazione.

DOTTORATI INNOVATIVI CHE RISPONDONO AI FABBISOGNI DI INNOVAZIONE DELLE IMPRESE E PROMUOVONO L’ASSUNZIONE DEI RICERCATORI DALLE IMPRESE

Il decreto n. 352 del 9 aprile 2022, che dovrà essere registrato dalla Corte dei Conti, ha invece dato corso alla prima applicazione dell’introduzione dei dottorati innovativi industriali.

L’obiettivo è quello di potenziare le competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle tecnologie abilitanti, attraverso l’istituzione di programmi di dottorato dedicati, con il contributo e il coinvolgimento delle imprese.

Fonte: ministero dell’Università e della Ricerca

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