PNRR, Falcone (FI/PPE) al ministro Foti: “Senza proroghe alto rischio di incompiute”

L’eurodeputato chiede proroghe ragionate per completare i progetti e rafforzare la credibilità dell’Italia e dell’Europa

Il rischio di lasciare opere incompiute in tutta Italia torna al centro del dibattito sul PNRR. Secondo l’eurodeputato Marco Falcone, intervenuto a Capo d’Orlando (Messina), una gestione troppo rigida delle scadenze potrebbe compromettere progetti già maturi e importanti per la crescita del Paese e dell’Europa.

Falcone: proroghe per evitare opere incompiute

«Chiudere la porta a ogni ipotesi di proroga dei progetti PNRR già maturi significa correre il rischio di lasciare l’Italia puntellata di opere incompiute, e questo non andrebbe nell’interesse né del Paese né dell’Europa. In questo – voglio dirlo chiaramente – mi differenzio dalla posizione del ministro Tommaso Foti e da quanto oggi si discute tra i governi degli Stati membri. Pensare di fare in poco più di un anno ciò che non si è riuscito a fare in tre anni è francamente poco credibile. Non è una questione tecnica, ma politica. Salvare i progetti con una proroga ragionata è invece la linea che il Parlamento europeo ha adottato ufficialmente a giugno, a larghissima maggioranza, su impulso e proposta del Gruppo PPE».

Lo ha dichiarato l’eurodeputato Marco Falcone, vice-capodelegazione di Forza Italia nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, intervenendo a Capo d’Orlando (Messina) al convegno promosso da Quater e dedicato al PNRR, con la partecipazione del ministro per gli Affari europei e la Coesione Tommaso Foti, dell’Anci e di numerosi parlamentari e rappresentanti territoriali.

Falcone sul ruolo delle risorse europee

«Le risorse del PNRR che l’Europa ha messo a disposizione arrivano da prestiti, senza sottrarre nulla ad altri settori. Proprio per questo – ha aggiunto Falcone – ha poco senso oggi pensare di tappare il buco con i fondi di Coesione, quindi togliendo ai territori: garantire il completamento dei progetti significa rafforzare la credibilità dell’Italia e la stessa missione europea di crescita condivisa. Nel gruppo di lavoro su Recovery & Resilience Facility a Bruxelles – ha concluso Falcone – proseguiremo la battaglia per salvare i progetti più meritevoli e rendere realmente efficace il PNRR».

La richiesta di proroghe ragionate sui progetti PNRR già maturi rappresenta un tema chiave per evitare ritardi e incompiute che potrebbero compromettere gli investimenti europei in Italia. Il dibattito politico proseguirà nelle prossime settimane, con l’attenzione di Bruxelles e del Parlamento europeo sulla necessità di garantire risultati concreti e sostenibili per tutto il Paese.

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