Pilota colto da infarto in volo atterra e poi muore. Salvo il passeggero

Questa mattina alle 10.20 presso l’aeroporto Romeo Sartori di Asiago (Vicenza), il 73enne, Renato Fornaciari, pilota di un de Havilland DH.82 Tiger Moth, biplano storico degli anni ’30 con a bordo un passeggero ha improvvisamente iniziato a sentirsi male ma pur con evidente difficoltà è riuscito ad atterrare regolarmente nella pista per poi accasciarsi sui comandi, colpito da un arresto cardiaco.

Il pilota Renato Fornaciari

Il biplano ha finito la sua corsa fuori dalla pista, sull’erba, ma il passeggero non ha riportato alcuna ferita. Immediato l’intervento del personale dell’aeroporto e dei vigili del fuoco, che lo hanno estratto iniziando il primo intervento di rianimazione cardiopolmonare anche con l’utilizzo del defibrillatore fino all’arrivo del personale del Suem118 che ha però dovuto comunicare il suo decesso.

L’aeroporto di Asiago Foto Aeroporto di Asiago

Si trattava di una troupe cinematografica al lavoro sull’Altopiano dei Sette Comuni in provincia di Vicenza. Il velivolo storico era stato affittato per le riprese di un film in lavorazione, dal titolo “L’isola che non c’è. La vera storia di Peter Pan“, prodotto dalla Jolefilm di Marco Paolini, che racconta la vicenda del soldato austro-ungarico morto nel 1918 sul Monte Grappa e sepolto nel Sacrario di Cima Grappa. Secondo il programma l’aereo avrebbe dovuto compiere delle evoluzioni nella zona di Marcesina, nel comune di Enego, ed essere ripreso da altre troupe che si trovavano a terra, ma l’operazione era stata rinviata di alcune ore a causa delle nuvole basse che avevano ridotto la visibilità. A bordo del velivolo, assieme a Fornaciari, c’era invece un altro cameraman professionista, illeso ma ora sotto choc, che a sua volta stava effettuando delle riprese dall’alto, previste nello stesso film. Secondo una prima ricostruzione il pilota era appena decollato per raggiungere uno dei set del film sull’Altopiano quando avrebbe accusato il malore che lo ha costretto a una repentina virata verso sinistra a quindi all’atterraggio di fortuna.

Fabio Gigante

 

 

 

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