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La Polizia di Palermo smantella rete di riciclaggio auto

Un'indagine accurata porta all'arresto di 20 membri di un'organizzazione criminale dedita al riciclaggio di vetture rubate e estorsioni

Palermo, 19 Febbraio 2024 – Operazione di Polizia Smantella Rete Criminale

In una vasta operazione condotta con precisione e determinazione, la Polizia di Stato di Palermo, con il personale del Commissariato di P.S. Brancaccio in prima linea, ha portato a termine un’importante azione contro il crimine organizzato, sgominando un’organizzazione criminale specializzata nel riciclaggio di vetture rubate e nelle estorsioni eseguite con la tecnica del “cavallo di ritorno”.

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L’operazione ha visto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare personale da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, su richiesta dei Pubblici Ministeri, nei confronti di venti individui ritenuti membri attivi dell’associazione criminale. Questi soggetti sono accusati di aver messo in atto un complesso sistema di riciclaggio di auto rubate, alterando i dati identificativi dei veicoli per poi reintrodurli sul mercato.

Le accuse mosse nei confronti dei membri dell’organizzazione spaziano dal riciclaggio di autovetture rubate, estorsioni, ricettazioni, fino a furti, delineando un quadro di criminalità organizzata ben strutturato e pericoloso. Tra i metodi adottati, spicca l’alterazione dei numeri di telaio delle auto rubate, sostituiti con quelli di veicoli incidentati e formalmente inutilizzabili, acquistati appositamente per questo scopo.

L’indagine ha rivelato come l’organizzazione avesse stabilito la propria base operativa nel quartiere Sperone di Palermo, da dove gestiva le operazioni illecite che includevano anche la vendita fraudolenta delle auto rubate, camuffate da veicoli legittimamente acquistati. Un ruolo chiave è stato identificato in un impiegato infedele della Motorizzazione Civile di Palermo, arrestato per fatti analoghi, che facilitava la reimmatricolazione illegale dei veicoli.

Oltre al riciclaggio, l’organizzazione è stata responsabile di numerose estorsioni, perpetrando il fenomeno del “cavallo di ritorno”, ovvero la restituzione di veicoli rubati ai legittimi proprietari dietro il pagamento di somme di denaro. Le vittime di queste estorsioni si sono ritrovate a pagare per riavere indietro ciò che legittimamente apparteneva loro, spesso senza sapere di essere coinvolti in un giro criminale più ampio.

Le indagini, partite nel giugno del 2022 a seguito del furto di una Fiat Panda, hanno portato alla luce un’organizzazione ben radicata e diffusa, capace di operare con metodi sofisticati e collaudati. L’operazione di polizia ha permesso di sequestrare numerosi veicoli e di effettuare perquisizioni in vari siti utilizzati dall’organizzazione per le proprie attività illecite.

Questo intervento rappresenta un colpo significativo al crimine organizzato in Sicilia, dimostrando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni criminali complessi e dannosi per la società. Resta, tuttavia, la consapevolezza che la lotta alla criminalità organizzata richiede un impegno continuo e la collaborazione tra diverse agenzie e istituzioni, per garantire sicurezza e legalità sul territorio.

Palermo, con questa operazione, manda un segnale forte contro il crimine, riaffermando i valori di giustizia e legalità che devono guidare la vita civile e sociale della città

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