Palermo,”Quel magistrato antimafia deve morire”. Minacce al pm Del Bene


Sono stati intercettati due dialoghi in carcere dei capimafia del quartiere Zen e della zona Noce del capoluogo siciliano. Da queste intercettazioni, effettuate dalla squadra mobile, è scattata l’allerta al palazzo di giustizia di Palermo. Infatti, oltre i due dialoghi, c’è stata una lettera anonima di minaccia verso il pm Nino Di Matteo. Tutto ciò ha scatenato lo stato di allerta attorno ai magistrati del pool antimafia.
Questi dialoghi, avvenuti tra i boss e i loro familiari, indicano la rabbia di Cosa Nostra verso il sistema antimafia e soprattutto nei riguardi di uno dei protagonisti dell’ultima stagione di arresti, il procuratore Francesco Del Bene, che è uno degli anziani della Dda di Palermo e da tempo combatte una battaglia contro la mafia. L’ultima sua indagine ha portato ai 37 arresti di lunedì scorso fra San Giuseppe Jato e Partinico.
«Quel Del Bene è troppo zelante, deve buttare il sangue, deve morire» queste sono le parole di uno dei capimafia, parlando con un suo familiare. Dopo la verifica delle intercettazioni ed una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduta dal prefetto, sono state intensificate le sorveglianze per la tutela di Francesco Del Bene.