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Palermo, Tributi: Orlando fa chiarezza, ma non torna indietro. Ai furbi: pagate o vi chiudo l’attività

 

Il Consiglio comunale, com’è noto, ha approvato ieri sera il regolamento per il contrasto dell’l’evasione dei tributi locali “che in alcune zone della città e per alcune categorie commerciali – ha sottolineato il sindaco, Leoluca Orlando – ha assunto dimensioni assolutamente inaccettabili.”  

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Le procedure sanzionatorie arrivano fino alla revoca della licenza e delle concessioni esistenti per le attività produttive o al diniego di autorizzazioni per l’avvio di nuove attività.

Peraltro, l’assemblea di Sala delle Lapidi, il 30 settembre scorso – proprio per venire incontro alle difficoltà delle imprese, a cui è stata imposta la sospensione delle attività a causa della emergenza sanitaria determinata dalla pandemia del COVID-19 –  ha approvato una importante modifica del regolamento per l’applicazione della Tassa sui Rifiuti (TARI).

Nel dettaglio, è stata deliberata la riduzione del 59%, sia nella quota fissa che nella quota variabile, pari a 19.069.715,69 euro ed un’ulteriore riduzione dell’11%, pari a 3.555.370,72 euro, con l’utilizzo della quota parte del fondo perequativo previsto stanziato con la Finanziaria regionale.

I beneficiari individuati appartengono a  ventuno categorie di attività: associazioni, musei, biblioteche, scuole, luoghi di culto; cinema e teatri; campeggi e impianti sportivi; stabilimenti balneari; esposizioni e autosaloni; alberghi con ristorante; alberghi senza ristorante; uffici e agenzie; banche, istituti di credito e studi professionali; negozi di abbigliamento, calzature, librerie e cartolerie; negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli e antiquariato; banchi di mercato di beni durevoli; attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista; attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista; attività industriali con capannoni di produzione; attività artigianali di produzione di beni specifici; ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub; mense e amburgherie; bar, caffè e pasticcerie; banchi di mercato generi alimentari; discoteche e night club.

“Le gravissime difficoltà economiche e finanziarie di molti professionisti e imprenditori – ha dichiarato il sindaco – non possono fare dimenticare il danno che l’evasione massiccia di alcuni tributi, soprattutto la TARI, ha arrecato e arreca alla città. Proprio per questo, prima ancora del regolamento per il contrasto all’evasione, sia la Giunta sia il Consiglio hanno sostenuto la necessità di venire incontro a chi è stato danneggiato dal lockdown e dalla riduzione delle attività, rendendo evidente che occorre fare una netta distinzione fra chi è in difficoltà oggi e chi da sempre prova a fare il furbo a danno della collettività”.  

Le agevolazioni verranno calcolate automaticamente per tutte le classi tranne che per i campeggi, gli impianti sportivi, i negozi di abbigliamento, calzature, librerie e cartolerie. Per quest’ultime utenze, il beneficio dell’agevolazione, è riconosciuto su apposita dichiarazione dell’interessato da presentare, esclusivamente attraverso il servizio di protocollo on line disponibile sulla piattaforma informatica denominata “cassetto tributi”, entro il termine dell’1 marzo 2021.

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