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Incontri sul sistema educativo 0-6 anni organizzati da Confcooperative Sicilia

Incontri sul sistema educativo 0-6 anni organizzati da Confcooperative Sicilia

 

“Il dialogo costruttivo tra Istituzioni, enti locali e privato sociale è alla base dello sviluppo delle comunità siciliane ed per questo che, in tanti anni, abbiamo perseguito il confronto ad ogni livello con le istituzioni – così si esprime il Presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, all’indomani dell’incontro organizzato dall’Associazione per condividere tra assessori, dirigenti e funzionari degli enti locali siciliani, la possibilità di valorizzare strumenti utili a drenare risorse aggiuntive a favore del segmento infanzia 0–6 anni.

“Con questa convinzione – prosegue Mancini – abbiamo voluto organizzare un confronto tra i comuni ed alcuni autorevoli dirigenti dell’Assessorato regionale all’istruzione, dell’Assessorato Regionale alla Famiglia e dell’Ufficio Scolastico Regionale, affinché venissero illustrati e compresi al meglio gli strumenti disponibili per i bambini dei nostri comuni. Tra questi hanno certamente riscosso maggiore interesse quelli regolamentati dall’importante DL 65/2017, che tra le tante questioni, ha definito anche il sistema integrato d’istruzione per i bimbi 0-6 anni. Tra gli obiettivi strategici del decreto, ricordiamo in particolare: il 33% di copertura della popolazione sotto i 3 anni di età, la presenza di nidi in almeno il 75% dei Comuni, la riduzione delle rette.

Per la sua attuazione, il MIUR mette ogni anno a disposizione circa 240 milioni di euro da suddividere tra le regioni e poi, tramite queste ultime, tra i comuni. E la Regione Siciliana, attraverso una cabina di regia, di cui fanno parte i due assessorati, l’ANCI ed alcune parti sociali, tra cui la cooperazione, definisce ogni anno, per decreto, le somme utilizzabili comune per comune e le stesse modalità di spesa. Si tratta di somme non indifferenti, che guardano ai minori e le loro famiglie come beneficiari ultimi”.

“Al nostro invito hanno risposto un centinaio di comuni siciliani, comprese le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina: segnale d’interesse verso le opportunità date da risorse già regolamentate e quelle derivanti dalla messa in campo dal PNRR”.

“Conosciamo le grandi difficoltà degli enti locali, – continua il Presidente di Confcooperative Sicilia – e tra queste quella dovuta al personale, che li costringe spesso a scelte di rinuncia verso strumenti finanziari aggiuntivi, in questo caso relativamente al sistema integrato d’istruzione. Anche per questo, abbiamo voluto organizzare l’incontro, rispondendo non solo alle esigenze dei comuni, ma anche alle aspettative delle tante cooperative aderenti che gestiscono servizi educativi su tutto il territorio regionale. Esse fanno parte a pieno titolo di quel sistema d’istruzione integrato, che deve trovare piena e convinta realizzazione anche in Sicilia”.

“Dobbiamo, poi, ringraziare – prosegue Mancini – l’Assessore Regionale all’Istruzione, Roberto La Galla, l’Assessore regionale alla Famiglia, Antonio Scavone ed il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Suraniti per la loro sensibilità e per aver messo a disposizione rispettivamente: Vita Di Lorenzo – dirigente del servizio diritto allo studio, Ugo Arioti – Dirigente del servizio 8 e Patrizia Fasulo – dirigente tecnico e referente per l’infanzia.

“Siamo lieti – conclude il Presidente di Confcooperative Sicilia – di aver potuto svolgere un servizio a favore delle nostre comunità e siamo convinti che dovremmo, da ora in poi, organizzare altri eventi, come quello del 22 marzo, per contribuire concretamente all’uso completo ed intelligente di tutte le risorse, indirizzate alla Sicilia”.

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