Palermo, Scoma: dopo roghi e diossina occorre intervento dell’esercito

PALERMO: SCOMA (IV), DOPO I ROGHI C’È LA DIOSSINA. DRAGHI INVII ESERCITO PER RIPULIRE CITTÀ

 

L’ultima estate palermitana della giunta Orlando sarà ricordata dai cittadini come la più inefficiente e sporca degli ultimi 30 anni. Nonostante i nostri continui e ripetuti appelli al Prefetto Forlani, ed alla ministra Lamorgese, incredibilmente , nulla e’accaduto. Non abbiamo sentito ne un intervento ne una parola che potessero agevolare la risoluzione della disastrosa situazione sanitaria causata dalle montagne di spazzatura non raccolte e spesso date alle fiamme per evitare i miasmi che infestano l’aria e il saccheggio degli animali. Dopo i roghi c’è la diossina, è davvero singolare che non ci sia stata una, dico una parola, da parte degli organi territoriali di governo”. Lo dichiara Francesco Scoma, parlamentare nazionale di Italia Viva e componente dell’Ufficio di presidenza della Camera dei deputati”. I tanti turisti presenti in città tornano in hotel con gli occhi pieni delle bellezze di Palermo mostrando ai concierge le foto dei cumuli di immondizia ammassati intorno ai cassonetti. Quelle foto vengono postate sui social, fanno il giro del mondo compromettendo l’immagine della città colpendola gravemente nel suo settore più redditizio. E’ inaccettabile vedere Palermo ridotta così, in pieno stato di abbandono, splendida ma in rovina.

Il cambio al vertice della Rap l’abbandono del suo DG, hanno contribuito al peggioramento della gestione di un Ente che doveva essere già stato commissariato e dotato di manager altamente qualificato e di grande esperienza. Concludono il quadro deprimente, le 1.000 bare che non hanno ancora trovato sistemazione dignitosa, e interi quartieri con acqua potabile con tracce pericolose di alluminio e pertanto , al momento non bevibile. Pertanto chiedo al Presidente del Consiglio Draghi di predisporre tutti i provvedimenti necessari all’intervento urgente dell’ Esercito affinché Palermo possa tornare una città civile”, conclude.

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