Palermo, rapine violente per orologi di lusso: tre arresti e agenti feriti.

La Polizia di Stato ha arrestato tre persone, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, con l’accusa di aver partecipato a rapine pluriaggravate avvenute tra settembre e ottobre 2023 nel capoluogo siciliano. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare a loro carico.

Gli agenti hanno condotto in carcere D.F., 35 anni, e Z.G.B., 33 anni, mentre hanno sottoposto M.G., 38 anni, alla misura degli arresti domiciliari. Secondo le indagini, i tre avrebbero compiuto due violente aggressioni nel centro cittadino per derubare automobilisti di orologi di valore mentre erano fermi nel traffico.

Le indagini, condotte dalla Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile di Palermo, hanno permesso di ricostruire la dinamica degli

Le indagini: pedinamenti, telecamere e riconoscimenti

episodi, anche grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e a riconoscimenti fotografici effettuati da vittime e testimoni, tra cui anche una agente di polizia libera dal servizio.

Secondo quanto accertato, gli indagati seguivano le vittime a bordo di un ciclomotore, ne monitoravano i movimenti e agivano non appena si fermavano nel traffico. Le rapine erano caratterizzate da una particolare violenza: le vittime venivano colpite con pugni al volto prima di essere derubate. In uno dei casi, una impronta lasciata da uno degli autori durante la colluttazione ha contribuito all’identificazione.

Tensione durante gli arresti e feriti tra gli agenti

Durante l’esecuzione delle misure cautelari, avvenuta nel pomeriggio del 23 luglio, si sono registrati momenti di tensione nel quartiere dove si trovavano i destinatari dei provvedimenti. In particolare, D.F. ha avuto una reazione violenta, danneggiando un mezzo della polizia. Alcuni agenti sono rimasti feriti e trasportati all’Ospedale Civico di Palermo, con prognosi comprese tra i quattro e i quattordici giorni.

Terminate le formalità, D.F. e Z.G.B. sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale “Lorusso”, mentre M.G. è stato accompagnato nella propria abitazione per scontare la misura dei domiciliari.

Si ricorda che, in base al principio della presunzione di innocenza, la responsabilità penale sarà accertata solo in caso di sentenza definitiva.

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