Palermo ospita il V° Forum Internazionale della “Pace, sicurezza e prosperità – I diritti umani in un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo”.

La quinta edizione del Forum Internazionale per la Pace, la Sicurezza e la Prosperità, che si svolgerà a Palermo tra il 16 e il 19 marzo, è stata presentata nei giorni scorsi nella Sala della Regina di Montecitorio. Il tema del Forum sarà “Pace, sicurezza e prosperità – I diritti umani in un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo”. All’evento, presentato e concluso dal vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, sono intervenuti Elisabeth Spehar, segretario generale aggiunto per il supporto alla costruzione della pace, Dipartimento per gli affari politici e di costruzione della pace (Dppa) delle Nazioni unite, Steve Gregory, presidente Forum internazionale “Pace, sicurezza e prosperità”, Maurizio Greco Colonna, vice comandante Comando Militare Esercito “Sicilia”, Richard Giguère, presidente Comitato accademico Forum Internazionale “Pace, sicurezza e prosperità”, Elisabetta Di Giovanni, professoressa di antropologia Università degli Studi di Palermo, Maurizio Block, Procuratore Generale Militare presso la Corte suprema di Cassazione, Roberto Lagalla, sindaco Città metropolitana di Palermo. Ha moderato la giornalista Elvira Terranova.

Nel presentare l’evento, il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, ha detto: “Ho voluto che fosse in questo tempio della democrazia consacrato dopo gli orrori della seconda guerra mondiale grazie al sacrificio, all’eroismo disinteressato di chi pur conoscendo l’Italia soltanto dalle carte geografiche, giunse dall’altro capo del mondo e non esitò nel nome dei valori di pace, libertà e democrazia a sacrificare la propria vita per rendere libero questo paese. È alla loro memoria, é al loro esempio unito a quello di chi (in divisa con il tricolore o con abiti civili) seppe dire di no al nazifascismo che oggi ci inchiniamo. Un inchino che arriva fino ad Agira, in provincia di Enna, dove nel Canadian War cemetery riposano 490 giovani canadesi, ufficiali che neanche a vent’anni insieme ai 477 soldati e ai 13 membri della Royal Canadian Air force ci donarono la loro vita per liberare la Sicilia e dunque l’Italia dal nazifascismo”.

Fabio Gigante

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