Palermo: Orlando continua a punire l’economia della città a colpi di ordinanze

Palermo fete, si fa proprio puzza. Palermo è sporca e lasciata sola nel suo sudiciume e c’è chi continua a fare finta che va tutto bene in nome della “visione” e del “guardare oltre”.

Sarà certamente l’effetto “età” di un Sindaco isolato e con una sempre più intolleranza nei confronti dei palermitani.

Le sue “ordinanze” e quest’ultima in particolare ha sapore  di “vendetta” contro quella “ripresa” tanto attesa del tessuto economico della città. Ma qualìè il motivo che spinge Orlando a fare questo?

Probabilmente è stanco e pieno di rancore contro i suoi ex alleati e la Palermo popolare di cui un tempo ne era il paladino. Lo si avverte e lo si sente anche attraverso quelle tante interviste rilasciate ai media e non ultima quella alla collega Marina Turco per il TGS dove ha superato ogni limite della sua “visione” da visionario  che vede oltre, dove alle domande nette e precise della collega, mai giunsero risposte nette e precise su monnezza, defunti abbondanati, e attività (s)produttive, il mago orlando deviava senza rispondere come da maestro sa fare.

Ecco che all’ordinanza anti produttiva di Orlando giunge una nota/avvertimento da parte di Italia Viva che certamente non starà a guardare, anzi  preannuncia un ricorso al TAR.

“In una città dove giornalmente dilaga il disagio sociale, piuttosto di  intervenire con determinazione per contrastare il diffondersi della totale anarchia e di allarmanti atti di prepotenza, chi dovrebbe favorire la ripresa economica persiste con un inspiegabile  accanimento che ha come unico obiettivo quello di recare ulteriore
disagio alle attività commerciali, senza alcuna distinzione di categoria o di zona della città, contribuendo così di fatto al fallimento di molte attività come ad esempio le cornetterie che da sempre hanno la maggiore affluenza di consumatori durante le ore notturne.

Bisogna contrastare chi non ha rispetto per la città, per i residenti e per il bene comune, ma di certo non si possono punire tutte le attività, anche coloro che cercano di mantenere una certa clientela senza arrecare disturbo ai residenti.
Ci sono attività commerciali che non lavorando  da 14 mesi e che non possono più avere limitazioni, anche perché chi non ha rispetto per la città continua a lavorare al di là delle ordinanze.
Chiederò una audizione in Consiglio comunale e siamo pronti a fare ricorso al TAR”.

Lo dichiara il consigliere comunale e presidente della VI Commissione consiliare
Ottavio Zacco.

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