Palermo: nasce l’Osservatorio d’Intelligence sul Mediterraneo.

Si è tenuto ieri pomeriggio presso l’Aula Magna della LUMSA di Palermo l’interessante e partecipato incontro, “Per un Osservatorio sul Mediterraneo – OSSMED: la geopolitica del futuro”, organizzato da SOGINT – Società Italiana di Intelligence, Università della Calabria, Rotary Club Palermo Montepellegrino e AUDES – Audacia della speranza onlus, insieme all’Università LUMSA.

L’incontro, dopo i saluti istituzionali da parte del prof. Mario Veca, preside del Liceo Scientifico Benedetto Croce di Palermo e del Dott. Sebastiano Maggio presidente dell’Age, Associazione Genitori, è entrato nel vivo con l’autorevole intervento del Prof. Mario Caligiuri, presidente di SOGINT – Società Italiana di Intelligence, direttore del Master di secondo livello Intelligence dell’Università della Calabria e professore ordinario di Pedagogia della comunicazione nella stessa università.

Il Mediterraneo, essendo una delle aree più strategiche e complesse del mondo, è spesso oggetto di studi che cercano di tracciare tendenze, problemi e opportunità di cooperazione.

L’Osservatorio d’Intelligence Mediterraneo nasce a Palermo con l’obiettivo di monitorare e analizzare le dinamiche geopolitiche, economiche, sociali e culturali nel contesto del Mediterraneo.

Si tratta di un centro di ricerca e analisi strategica, con un focus particolare sulle sfide e le opportunità che caratterizzano questa regione, che da sempre è un crocevia di civiltà, commercio e conflitti. L’idea di creare un osservatorio in Sicilia, e in particolare a Palermo, ha una forte connotazione simbolica. La città è storicamente un punto di incontro tra diverse culture e tradizioni, e proprio per questo può offrire una prospettiva unica sulle questioni che riguardano i Paesi del Mediterraneo.

L’osservatorio, infatti, intende diventare un punto di riferimento per chi desidera comprendere meglio la complessità di questa regione, da un punto di vista politico, economico e strategico. L’iniziativa è anche un’opportunità per promuovere la cooperazione tra paesi della sponda nord e sud del Mediterraneo, cercando di favorire la stabilità e lo sviluppo in una zona spesso caratterizzata da conflitti e tensioni.

“C’è un mare che unisce e divide, – ha dischiarato il Prof. Caligiuri – che accende conflitti e mescola civiltà. Il Mediterraneo oggi è molto più di un “confine liquido: è il baricentro delle sfide globali. Da questa consapevolezza nasce OSSMED – Osservatorio di Intelligence sul Mediterraneo. L’Osservatorio si propone come risorsa operativa per il Sistema Paese, in grado di offrire alle istituzioni analisi integrate, combinando competenze qualitative, quantitative e tecnologiche, incluso l’uso dei big data e l’interpretazione dei megatrend globali”.
Fabio Gigante