Palermo, la detenuta con il figlio di un mese lascia il carcere Pagliarelli, soddisfazione dei sindacati UGL, CNPP e SPP
A favorire il provvedimento è stato Fra Loris D’Alessandro, cappellano dell’istituto penitenziario e appartenente all’Ordine dei Frati Minori della Provincia di Sicilia

Anche grazie al sostegno mediatico dei sindacati UGL, CNPP e SPP, è stata accolta la richiesta di ricollocazione per una giovane detenuta nigeriana, madre di un neonato di appena un mese, precedentemente reclusa presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo.
A favorire il provvedimento è stato Fra Loris D’Alessandro, cappellano dell’istituto penitenziario e appartenente all’Ordine dei Frati Minori della Provincia di Sicilia, che ha presentato al magistrato di sorveglianza l’istanza per accogliere la madre insieme al neonato. La richiesta è stata accolta, consentendo alla giovane di lasciare il carcere e garantendo una soluzione più adeguata alla sua situazione.
“Ci riteniamo moderatamente soddisfatti – dichiarano Filippo Virzì, Dirigente Nazionale UGL, Maurizio Mezzatesta, Segretario Nazionale CNPP, e Aldo Di Giacomo, Segretario Nazionale SPP –. Questo provvedimento rappresenta un importante precedente: troppi bambini crescono dietro le sbarre senza aver commesso alcun reato, da innocenti.”
I sindacati ricordano che al momento diversi minori si trovano ancora negli istituti di custodia attenuata per detenute madri (Icam) di varie città italiane: Milano (3 bambini), Venezia (3), Torino (1), Rebibbia (3) e Perugia (1). La loro presenza in strutture detentive solleva forti preoccupazioni e viene definita dai sindacalisti “una forma di tortura” che necessita di interventi urgenti.