Palermo: è arrivata la Lucarelli, il comune trema e la vergogna si amplifica a carattere internazionale

Si è successo proprio quello che nessuno voleva che accadesse, la Lucarelli in giro per la Sicilia in tour e per la sua vacanza è arrivata anche a Palermo.

È arrivata per divertirsi, per potersi godere la sua vacanza, ma ancor di più perché come pensa la nostra redazione, su segnalazione da parte di alcuni esponenti politici, Selvaggia è andata in giro per la città non solo come turista, ma per approfondire alcuni temi che riguardano la vivibilità della nostra Sicilia.

Dopo lo scandalo, di cui tutti sappiamo a Noto, la Lucarelli presa dall’entusiasmo di giornalista, ha voluto constatare con i propri occhi, quello che per noi si chiama scandalo dei morti a Palermo.

Ebbene sì, il nostro Sindaco, la Giunta, parte del Consiglio comunale, pregava Santa Rosalia che non passasse in alcune zone di Palermo, e ancor di più che non passasse da quella vergogna chiamata cimitero dei rotoli. Sfortunatamente per loro e in assenza di miracoli, Selvaggia è arrivata a destinazione destinazione.

Nel suo tour ai Rotoli, ha potuto constatare con i propri occhi e ripreso con il suo cellulare, quello che è definibile soltanto con una parola la vergogna delle vergogne della quinta città d’Italia, ultima per vivibilità.

Infatti, ancora oggi dopo 2 anni, i morti e i loro parenti non hanno trovato pace.

Mille sono le bare a cui dare risposta, ma il numero come è naturale che sia tenderà a crescere.

Ancora oggi quel tendone, sotto il poco del sole dei rotoli, tra il fetore, inciviltà, e menefreghismo degli enti coinvolti, che non sono riusciti a risolvere, malgrado le molteplici sollecitazioni dei mass media, è ancora lì a danneggiare l’immagine di Palermo.

Selvaggia ha raccontato, dettagliatamente, come da film horror, lo scempio che ha vissuto.

Probabilmente Orlando e co., che fino all’ultimo secondo speravano in uno sciopero ad oltranza dei trasporti, affinché la Lucarelli non venisse a Palermo, “purtroppamente” per loro non accade.

Tornando alla realtà, questa notizia non fa vergognare soltanto i responsabili, ma tutta la Sicilia.

Il caso Rotoli rimanda ad un’ immagine di Palermo, non certamente quale capitale della cultura, bensì capitale del degrado.

Nonostante tutto, il primo cittadino, con la sua giunta non sono riusciti a risolvere un problema che poi non è così complicato come si vuole immaginare, ma cercano di sfuggire alle proprie responsabilità, voltandosi da un’altra parte.

Ci fa specie pensare che nemmeno la prefettura ha preso di petto il problema.

Perché?

Ecco, far finta che nulla è accaduto, non dar seguito a quanto segnalato è la tecnica tipica di Orlando.

Ma allora questo è l’Orlando di sempre?

L’ Orlando del “il Sindaco lo so fare”?

Probabilmente, è successo che i tempi sono cambiati, l’età è avanzata, la stanchezza, l’autoisolamento politico e il distaccop rogressivo con la cittadinanza, ha prodotto un inedito Orlando che chiuderà la sua storia politica da “Sindaco degli altri”, tranne che dei dei palermitani.

Sarà questo l’epilogo del Sindaco di tutte le stagioni?

 

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