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Musumeci e Montante. Fava: dai verbali d’interrogatorio si apprende le assidue frequentazioni tra i due

Musumeci ha mentito?

Il presidente audito in commisssione antimafia più volte ha dichiarato di tre incontri con Montante. Ma sembrerebbe non essere così. E Perchè?

Il silenzio di Musumeci quello si che lo rende ancora di più vulnerabile e agli occhi del popolo siciliano ridimensionato istituzionalemnte. Ma se Montante sta mentendo perchè il governatore di Sicilia tace ed evita il confronto diretto? Perchè non parla?

Eppure MUSUMECI sa benissimo che è solo questione di tempo e tanto altro uscirà fuori e con molte probabilità anche qualche registrazione e/o intercettazione che potrebbe minare il suo percorso politico e istituzionale.

Ad ogni modo “il tempo è galantuomo”  e i nodi verranno al pettine. Ma poi  ci chiediamo quanto c’è da stupirsi se Musumeci fosse stato intenso interlocutore di Montante? Quando mezza Italia, tra alte cariche dello Stato, Ministri, deputati, senatori, magistrati, capi di forze dell’ordine, servizi segreti, parrini e parrucciani erano al cospetto dell’ex potente paladino antimafia.

Di certo c’è che il silenzio di Musumeci imbarazza e ci squalifica tutti.
Probabilmente una querelle per diffamazione al Sig. Montante darebbe altra parvenza ad una storia che certamente non è arrivata al suo epilogo, semmai che questo “percorso” tra inchieste varie è ancora a meno della metà della strada che vedrà, ancora una volta ahinoi, una brutta Sicilia imbrattata da brutti umani.

La dichiarazione di Fava a seguire

“Dai verbali d’interrogatorio di Montante a Caltanisetta, si apprende che le frequentazioni tra lui e il presidente Musumeci furono assidue fino alla vigilia dell’arresto di Montante, nel maggio del 2018, e che il presidente della regione lo avrebbe utilizzato come suo “spin doctor” per le politiche industriali della regione, nonostante Antonello Montante all’epoca fosse indagato da più di due anni per concorso in associazione mafiosa.

Ciò che appare ancor più grave è che il presidente Musumeci, audito in commissione antimafia il 29 novembre 2018, ha più volte ripetuto che gli unici suoi incontri con Montante erano quei tre riportati nell’agenda dell’imprenditore, e dunque risalivano tutti al 2015.

“Dal 2015 non ho più avuto, nè telefonicamente nè personalmente, rapporti con il dottor Montante” ha fatto mettere a verbale il Presidente.

Se montante s’è inventato tutto, comprese le molte partite a bocce e i molti pranzi insieme, Musumeci avrebbe dovuto denunciarlo immediatamente per calunnia invece di tacere, come fa da quando s’è appreso sulla stampa di questa testimonianza.

Se Montante dice il vero, Musumeci non può restare un minuto di più alla guida della regione: al di là dell’inopportunità di scegliersi, nei suoi primi mesi di governo, un indagato per mafia come consigliere economico, resterebbe il fatto gravissimo di aver ripetutamente e consapevolmente mentito ad una commissione del parlamento siciliano.”

lo dichiara il presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava.

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