Palermo, cavalla ex trotter cade in via Maqueda: ADA denuncia maltrattamenti.
L’Associazione ADA accusa: “Sfruttamento grave e inaccettabile, chiediamo indagini e sanzioni”

L’Associazione ADA per la protezione degli animali denuncia un grave caso di maltrattamento avvenuto la scorsa settimana nel centro storico di Palermo. La cavalla Freedom LZ, un trotter di appena quattro anni, è scivolata e caduta a terra mentre trainava una carrozza lungo via Maqueda. L’animale, fino a fine maggio impiegato nelle corse presso l’ippodromo di Palermo, non risulta idoneo a svolgere attività di trasporto in ambiente urbano.
L’associazione sottolinea che un cavallo da corsa non può essere utilizzato per il servizio di piazza, poiché ha caratteristiche fisiche e comportamentali incompatibili con le esigenze del lavoro urbano. «I cavalli che trainano le carrozze provengono spesso dall’ippodromo, poiché ex trotter», dichiara Giusy Caldo, volontaria dell’associazione, «Ma è evidente che un trotter non può essere usato per il servizio di piazza, poiché hanno una struttura corporea e un addestramento specifici per le corse. Al massimo, potrebbero essere utilizzati cavalli da tiro, che hanno una struttura corporea diversa e sono specificamente addestrati per questo tipo di lavoro».
Trotter sfruttati e falsi miti sul macello
Per ADA, l’incidente di Freedom LZ rappresenta l’ennesima conferma di una pratica dannosa e anacronistica: l’impiego di cavalli ex da corsa per trainare carrozze nelle strade cittadine. «L’incidente della scorsa settimana è solo l’ennesimo esempio di come gli animali siano trattati come meri strumenti per il divertimento umano, senza alcun riguardo per la loro salute e il loro benessere», continua Giusy Caldo. «Noi ci dissociamo fermamente dalla pratica anacronistica delle carrozze e chiediamo alle autorità competenti di prendere immediate misure per tutelare la salute e il benessere dei cavalli utilizzati per trainare carrozze a Palermo».
ADA interviene anche su una narrazione molto diffusa tra i vetturini, quella secondo cui i cavalli dismessi dalle corse verrebbero macellati se non impiegati nel servizio di piazza. L’associazione smonta questa giustificazione: «I cavalli che escono dall’ippodromo non sono commestibili a causa delle medicine che assumono durante la loro carriera», spiega ancora Giusy Caldo. «E quindi, un animale non malato ed in salute non può essere ucciso e macellato. Noi associazioni animaliste siamo convinte che esistano alternative migliori per questi animali».
La cavalla sotto tutela, ADA chiede indagini e riconosce il lavoro istituzionale
ADA accoglie positivamente la decisione delle autorità di porre Freedom LZ in custodia presso il Nucleo Ippomontato, dove l’animale può ricevere le cure necessarie e restare al sicuro in attesa dell’esito delle indagini. «Questa misura garantisce che l’animale sia al sicuro e riceva le cure necessarie, e dimostra che le autorità stanno prendendo seriamente in considerazione la salute e il benessere dell’animale», afferma l’associazione.
L’associazione ricorda anche che è il secondo anno consecutivo in cui vige un’ordinanza restrittiva sul servizio di piazza, fortemente voluta dall’assessore Fabrizio Ferrandelli. «Stiamo lavorando affinché le carrozze possano essere convertite in altre attività», prosegue ADA. «Adesso sembra che tutta la politica sia interessata all’argomento che ha creato indignazione nell’opinione pubblica. Sembrano tutti pronti ad appropriarsi di un lavoro portato avanti da associazioni e Fabrizio Ferrandelli».
ADA chiede infine che venga avviata un’indagine approfondita sulle condizioni di lavoro dei cavalli utilizzati per il traino delle carrozze a Palermo e che si proceda con sanzioni severe nei confronti di chiunque sia responsabile di maltrattamenti. L’associazione ribadisce di essere in grado di recuperare e ricollocare tutti gli animali coinvolti, grazie alla disponibilità di santuari e maneggi pronti ad accoglierli. «Noi siamo nelle possibilità di recuperarli tutti e garantire loro una vita dignitosa e rispettosa», conclude Giusy Caldo.