Omicidio Salvatore Arculeo: arrestato il terzo complice ad Alcamo

Alcamo (TP) – Un nuovo capitolo si chiude nelle indagini sull’efferato omicidio di Salvatore Arculeo, il partinicese il cui corpo semicarbonizzato fu ritrovato lo scorso 9 maggio nella zona delle “Terme Gorga” a Calatafimi-Segesta. Nella serata di ieri, la Polizia di Stato ha infatti arrestato il terzo complice coinvolto in questo brutale delitto, un trentaduenne di Alcamo che ora dovrà rispondere dei reati di omicidio, distruzione e soppressione di cadavere.
L’operazione è stata condotta su delega della Procura della Repubblica di Trapani, che ha emesso una misura cautelare in carcere tramite il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani. Il quadro investigativo si arricchisce così di un tassello fondamentale che conferma la natura premeditata e organizzata di questo crimine.
Le investigazioni sono state portate avanti attraverso un’operazione congiunta che ha visto collaborare la Squadra Mobile di Palermo e quella di Trapani, supportate operativamente dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Partinico e da quello di Alcamo. Questa sinergia investigativa ha permesso di ricostruire un quadro probatorio solido e dettagliato dell’accaduto.
Già nelle prime fasi dell’inchiesta, due soggetti partinicesi di 35 e 47 anni erano stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, attualmente ristretti in esecuzione di ordinanza custodiale in carcere emessa dal GIP di Palermo e confermata oggi dal GIP di Trapani, anche alla luce delle recenti indagini svolte su delega della Procura trapanese.
Secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori, Salvatore Arculeo sarebbe stato colpito con almeno 17 coltellate in un contesto di estrema violenza. L’omicidio si è consumato in un luogo isolato dove successivamente il corpo della vittima è stato dato alle fiamme, nel disperato tentativo di ostacolare le indagini e rendere difficile l’identificazione del cadavere.
L’attività investigativa si è sviluppata attraverso rilievi tecnici, analisi dei tabulati telefonici, tracciamenti GPS e acquisizione di immagini da sistemi di videosorveglianza. Questi strumenti tecnologici hanno consentito agli inquirenti di ricostruire minuziosamente le fasi precedenti e successive all’omicidio, fornendo alla Procura della Repubblica rilevanti risultanze probatorie.
Le indagini hanno fatto emergere un movente di natura economica legato alla ragionevole possibilità che i tre complici intendessero sottrarre ad Arculeo una cospicua somma di denaro che l’uomo portava con sé la sera dell’omicidio. Particolarmente inquietante è il dettaglio emerso riguardo al maldestro tentativo di somministrare alla vittima un integratore di melatonina con la verosimile intenzione di stordirlo prima di derubarlo.
Questo elemento dimostra la premeditazione del crimine e la volontà di agire con metodo per neutralizzare la resistenza della vittima. Il piano criminoso, tuttavia, ha preso una piega drammaticamente diversa, sfociando nell’omicidio brutale di Arculeo.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto in pieno le risultanze investigative presentate dagli uffici investigativi alla Procura locale. Secondo il magistrato, il trentaduenne alcamese avrebbe messo in atto il piano per uccidere Arculeo insieme agli altri due complici, configurando così un quadro di concorso in omicidio volontario aggravato.
Il soggetto destinatario del provvedimento cautelare è stato condotto presso la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dove rimarrà in attesa degli sviluppi processuali.
Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità di ulteriori soggetti e per definire compiutamente tutti gli aspetti del movente del delitto. Gli investigatori non escludono che possano emergere altri coinvolgimenti o che il quadro criminoso possa allargarsi ulteriormente.
Il caso rappresenta un esempio significativo di come la collaborazione tra diverse forze dell’ordine e l’utilizzo delle moderne tecnologie investigative possano portare alla risoluzione anche dei crimini più complessi e brutali. La morte di Salvatore Arculeo ha scosso profondamente la comunità di Partinico e dell’intera provincia, e l’arresto del terzo complice rappresenta un passo importante verso la piena giustizia per questa tragica vicenda.