Tardino: “La Sicilia deve diventare il fulcro di una nuova Europa proiettata a sud”
Al via a Palermo la seconda edizione dell’“Offshore Wind Revolution”, due giorni di confronto internazionale sull’eolico offshore nel Mediterraneo.
Il commissario Tardino apre l’“Offshore Wind Revolution”
“La Sicilia al centro di una nuova Europa proiettata a sud”
Palermo, 7 ottobre 2025 – Si è aperta oggi al MACC del Palermo Marina Yachting la seconda edizione di “Offshore Wind Revolution”, una due giorni organizzata da Magellan Circle e affollata di leader, innovatori, istituzioni e aziende provenienti da tutta Europa che si incontrano a Palermo per discutere e dare forma al futuro dell’eolico offshore nel Mediterraneo.
La Sicilia al centro della transizione energetica
In apertura dei lavori è intervenuto il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Annalisa Tardino, che ha posto l’accento sul ruolo strategico della Sicilia nel nuovo scenario energetico europeo.
«L’eolico offshore – ha detto Tardino – rappresenta una delle soluzioni più promettenti per raggiungere gli obiettivi che l’Europa si è posta in tema di emissioni. Non è più un progetto futuribile, ma una realtà industriale che può diventare motore di sviluppo sostenibile. Questo governo ha messo al centro un aspetto fondamentale della nostra storica identità: il mare».
Il Mediterraneo come nuovo baricentro dell’Europa
«Le tensioni internazionali – ha proseguito Tardino – hanno ridisegnato le rotte commerciali, accentuando la centralità del Mediterraneo, e la Sicilia, con la sua posizione geografica, può farsi ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente: non più periferia, ma cuore di un sistema energetico integrato, capace di rafforzare la sicurezza dell’Europa e ridurre la dipendenza da fonti fossili estere».
Mare, porti e istituzioni: la visione di Tardino
Nel suo intervento, Tardino ha richiamato l’attenzione sull’importanza della governance marittima come leva geopolitica.
«In un mondo segnato da crisi energetiche e tensioni geopolitiche – ha detto – questo significa garantire stabilità, autonomia e competitività al nostro Paese. Oggi occorre più che mai parlare di mare, di porti, di venti, di coste, di istituzioni. La portualità è geopolitica: un porto vivo e ben connesso rafforza l’intero Paese. Ecco perché la Sicilia deve lavorare per diventare il fulcro di una nuova Europa proiettata a sud. È venuto il momento di crederci e di agire di conseguenza, in tempi brevissimi. Quelli imposti dal mercato».







