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Nuovo look per l’ex “Opa” di Sferracavallo

Grazie alla concessione onerosa della Regione, l’A.S.D Circolo Velico Sferracavallo scommette sul turismo sportivo ed ecosostenibile.

 

E’ passato  circa un anno  dal primo bando  avviato dal Governo Musomeci che prevedeva  la concessione di alcuni  siti di particolare interesse paesaggistico attraverso l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, consolidamento, ristrutturazione, riqualificazione, per essere restituiti alla pubblica fruizione e contemporaneamente messi a reddito.

 

La concessione riguardava : l’ex bar e ristorante “Cannatello” di Agrigento; due lotti relativi agli ex bagni pubblici “Marina di Cottone” a Fiumefreddo di Sicilia, nel Catanese; il Castello di Falconara a Butera; la lanterna-semaforo Carro di Scicli; l’ex abitazione di Punta Sottile a Favignana ,  l’ex casa agricola sulla strada provinciale Torretta Granitola a Mazara del Vallo e il manufatto ex “Opa” di Sferracavallo a Palermo.

L’obiettivo della Regione era quello di trasformare in un elemento di attrattività e valorizzazione del territorio il patrimonio perduto di alcuni  beni storici collocati sul demanio marittimo.

Siamo quindi andati a verificare cosa si  è effettivamente realizzato nello spirito della mission della Regione  nell’ex ’“Opa” di Sferracavallo dato in  concessione onerosa per 12 anni, alla A.S.D Circolo Velico Sferracavallo,  il 21 gennaio 2020.

L’edificio a  ridosso del porticciolo di Sferracavallo  era  un immobile malandato di oltre 100 metri quadrati. In passato ospitava una cella frigorifera, ma da anni l’ex “manufatto Opa”, con la sua area esterna di altri 46 metri quadrati era in stato di  inutilizzo.

Il sito nei ricordi dei più anziani della borgata marinara è conosciuto come casetta  “Quarara” in quanto all’interno i pescatori facevano bollire appunto nella  quarara le loro reti.

Abbiamo chiesto al Presidente della A.S.D Circolo Velico Sferracavallo, Giuseppe Giunchiglia di raccontarci la nuova vita di questo edificio.

“Il nostro obiettivo è quello di dar vita nella borgata marinara di Sferracavallo ad un centro sportivo per attività legate al mare prima fra tutte la vela” dichiara il Presidente “non è un caso che il nostro socio fondatore nonché Direttore sportivo è il velista Francesco Bruni”. Conosciuto nel settore come Checco, si contraddistingue nel panorama velico mondiale come uno degli interpreti più completi e vincenti. Al  suo attivo 7 titoli mondiali, 5 europei e 15 italiani in varie classi. Ha inoltre partecipato alle campagne di America’s Cup  nell’equipaggio di Luna Rossa e nel team svedese Artemis Racing.

All’interno dell’edificio continua il Presidenteè prevista la realizzazione degli spogliatoti e della club house per gli atleti e i soci e la ripulitura di  tutta l’area esterna; un  problema irrisolto  quello della posidonia spesso spiaggiata nel golfetto malgrado gli interventi di Rap;

 

 

“Grazie al clima mite la nostra isola è la location ideale per allenarsi tutto l’anno; auspichiamo  pertanto di  divenire punto di riferimento per squadre straniere di vela avendo avuto in concessione onerosa a luglio anche una zona della Baia del Corallo comprendente anche la foresteria; a fine dicembre l’inaugurazione,  nel rispetto delle normative legate all’emergenza COVI, della sede sociale” dichiara Giunchiglia.

Un progetto  ambizioso che tanto serve alla borgata per far nascere un indotto legato al turismo eco-sostenibile che, disegnato sulla struttura fisica e sociale del territorio, si integra con il tessuto economico, sociale e culturale diventando un importante fattore di configurazione di uno spazio riorganizzato dove la comunità può massimizzare i rendimenti positivi delle attività complementari.

Possiamo già ammirare i giovani atleti, ad oggi  una cinquantina, durante i loro allenamenti tra questi Sofia e Marta campionesse italiane 29er e  nel 2019  seste classificate nel campionato mondiale ISAF.

Una buona notizia per la borgata di Sferracavallo dove ad oggi fa da volano solo l’aspetto gastronomico legato agli antichi sapori del mare.

Caterina Guercio

 

 

 

 

 

 

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