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Non toccate la Polizia Penitenziaria. Per il PD il calendario 2025 va ritirato…”Immagini gravissime”.

Mancano pochi giorni al volgere del 2024 e si rinnova come ogni anno l’appuntamento con i calendari istituzionali realizzati da Amministrazioni, Istituzioni, Forze Armate e Corpi dello Stato. C’è chi come l’Arma dei Carabinieri realizza quello storico, una raccolta di immagini che raccontano la storia e i valori dell’Arma chi come la Polizia di Stato vuole raggiungere le case dei cittadini, gli esercizi commerciali, gli uffici, gli studi professionali, i luoghi di vita quotidiana di tutto il Paese mostrando anche qualche immagine dell’addestramento delle donne e degli uomini che giornalmente sacrificano la loro vita per i cittadini.

Poi c’è il calendario della Polizia Penitenziaria che ha il pregio di gettare un occhio indiscreto sul Corpo di Polizia più lontano dai riflettori, eppure prezioso nella lotta alla criminalità.

Calendario che in questi giorni sta sollevando critiche da parte del PD che definisce “gravissime” le immagini che lo promuovono. “Traspare un messaggio di mera repressione (utilizzo di manganelli, armi, scudi antisommossa ed altro) – secondo un’interrogazione a risposta orale presentata dai senatori Cecilia D’Elia e Filippo Sensi al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Giustizia – che lascia basiti per le modalità di esibizione di forza violenta.

Una delle due immagini che ha scatenato l’ira del PD.

Queste immagini non rendono merito al lavoro quotidiano di un Corpo preziosissimo per il funzionamento della macchina della giustizia del nostro Paese. Chiediamo al Governo di ritirare immediatamente il nuovo calendario della polizia penitenziaria e di interrompere una campagna di comunicazione che tradisce i principi costituzionali di umanità e la funzione rieducativa della pena sanciti dalla Costituzione”.

Forse il PD dovrebbe sfogliare anche il calendario della Polizia di Stato per rendersi conto che donne, uomini e cani poliziotto si addestrano quotidianamente e lavorano per la sicurezza e la tutela dei cittadini.

Un’immagine del calendario della Polizia di Stato del mese di dicembre 2024 che ritrae in addestramento uomini e donne della Polizia con unità cinofila.

Per il Sottosegretario alla Giustizia con delega alle carceri, Andrea Delmastro Delle Vedove, in un’intervista rilasciata a Il Giornale in merito alle polemiche sul calendario 2025 della Polizia Penitenziaria,stiamo parlando di un calendario dedicato alla formazione della Penitenziaria, ai futuri agenti ai quali stiamo insegnando ad usare gli strumenti in dotazione al corpo. 

il Sottosegretario alla Giustizia con delega alle carceri, Andrea Delmastro Delle Vedove.

Sono gli strumenti che consentono quotidianamente agli appartenenti alla Penitenziaria di operare nella migliore sicurezza sia per se stessi sia per le persone che hanno in custodia”, continua Delmastro che “all’approccio repressivo” che secondo il Pd il calendario tramette risponde “è lunare, è allucinante. Per l’ennesima volta infangano un Corpo di lavoratori dello Stato. Non riescono ad accettare che la penitenziaria sia una forza dell’ordine, perché odiano l’idea stessa di forza dell’ordine. Vorrebbero una debolezza dell’ordine. Non verranno accontentati”.

Il Dr. Giovanni Russo, Capo del DAP, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

A sua volta, il Dr. Giovanni Russo, Capo del DAP, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ha spiegato che il calendario 2025 ha privilegiato l’aspetto della formazione del personale di Polizia Penitenziaria, così da evidenziare quanto impegno dedichi il DAP a offrirgli solide basi di addestramento.

Fabio Gigante

 

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