No al pignoramento della prima casa: “Rimodulare i finanziamenti”

Il no al pignoramento della prima casa potrebbe significare un restringimento di concessione di credito da parte delle banche penalizzando coloro che debbono acquistare ancora la prima casa. E inoltre le banche concederebbero finanziamenti solo ed esclusivamente ai proprietari di due immobili a salire.
Maurizio Pucceri, segretario generale di Casartigiani Palermo, ritiene che a tal proposito bisogna proporre:
– Per i cittadini: «Una rimodulazione dei finanziamenti anche in contenzioso con un preammortamento di 18 mesi».
– Per le imprese: «Un condono per tutti i debiti Tributari, Previdenziali ed Assicurativi con rimborso decennale e per coloro che aderiscono togliere le ipoteche legali. Oggi un condono è necessario, forse non erano necessari quelli precedenti. Tenendo conto, inoltre, che molte imprese debitrici non hanno pagato perché vantano crediti da parte della pubblica amministrazione».
E conclude: «Per i partiti politici, Equitalia ha sospeso tutte le procedure e continuano ad ottenere finanziamenti pubblici senza presentare il Durc – Documento Unico di Regolarità Contributiva. La moratoria non deve essere solo per le imprese in bonis ma anche per le imprese in contenzioso con una rimodulazione del piano di ammortamento».