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Nigeria ignorata, Gaza in vetrina: l’attivismo che sceglie le telecamere

Mentre i cristiani vengono massacrati nel silenzio, la Flotilla diventa passerella politica

Nigeria dimenticata, Gaza spettacolarizzata: l’attivismo a convenienza

Stragi di cristiani nel silenzio generale, mentre la Flotilla diventa palcoscenico politico

11 settembre 2025 — Oltre mezzo milione di cristiani uccisi in Nigeria in un solo anno, villaggi rasi al suolo, chiese incendiate. Ma piazze e telecamere si accendono solo quando si parla di Gaza, di Palestina. Un doppio standard che offende le vittime e la verità.

La testimonianza diretta

Uno sfogo che circola in rete mette a nudo l’ipocrisia occidentale:

«Voi dite di amare il mondo e di volere un futuro migliore. Ma oggi il vostro interesse non è libero.
Ci sono più morti in Nigeria che altrove. Non posso non dirvi che nell’ultimo anno oltre 500.000 cristiani in Nigeria sono stati uccisi, e nessuno protesta.
Gli attivisti non dicono nulla. Nel nord del Paese i cristiani vengono massacrati perché l’Islam radicale non vuole che esistano. Vogliono cancellare i cristiani dalla Nigeria e conquistare l’Africa, l’Europa e le nuove generazioni.
Se vogliamo vivere in un mondo migliore, dobbiamo alzare la voce. E chiamo tutti i popoli liberi a farlo. Se amate davvero il mondo, parlate.»

Le stragi ignorate

Non sono parole nel vuoto. Nel 2025 si sono susseguiti massacri e attacchi mirati in aree a prevalenza cristiana: Yelwata (centinaia di vittime e migliaia di sfollati), lo Stato di Benue (oltre duecento morti in una settimana), Plateau e Katsina (decine di uccisi tra chiese, moschee e villaggi).
La scia di sangue continua mentre la copertura mediatica resta intermittente. Su questo fronte, la politica che si definisce “umanitaria” appare distratta, se non muta.

Sul tema più ampio dei conflitti e dei diritti umani rimandiamo anche alla sezione Esteri de Il Moderatore per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti.

Flotilla: visibilità, responsabilità e propaganda

In parallelo, esponenti di PD, AVS e M5S salgono sulla Global Sumud Flotilla diretta a Gaza per “rompere” il blocco navale israeliano, chiedendo al governo italiano protezione diplomatica e amplificando l’eco mediatica.
Il contrasto è evidente: visibilità massima e storytelling pronto per le telecamere sul dossier Gaza; silenzio e indifferenza quando si parla dei cristiani massacrati in Nigeria.

Va chiarito un punto: la Flotilla è una azione privata, non richiesta dalle istituzioni italiane. In un contesto di guerra, salpare verso un blocco navale significa prendersi una responsabilità personale piena per ciò che potrà accadere.
Dunque niente vittimismo a posteriori: chi sceglie consapevolmente di esporsi a rischi operativi in mare aperto, accetta anche le conseguenze.
La propaganda politica su temi così sensibili non aiuta la pace né l’analisi: finisce per sconcertare anche i lettori più benevoli.

Video • Massacri in Nigeria (attenzione: contenuti forti)

Il seguente video contiene immagini e testimonianze potenzialmente scioccanti. Si consiglia la visione a un pubblico adulto.

Testimonianze e immagini sulla persecuzione dei cristiani in Nigeria.
Fonte: YouTube.

Guarda il video su YouTube:

Christian Genocide in Nigeria Intensifies with Brutal Massacre


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