Music Porn alla Foss: la Fratta fa silenzio, fa parlare il marito Pelù

La caronia contro replica all'affare di famiglia

Tutto parte da un post poco istituzionale e che fa intendere tutto e niente. Un gioco di parole su sesso e musica e di mezzo c’è la FOSS, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana con i maestri d’orchestra più che sbigottiti. 

Il fatto

La Fratta scriveva sul suo canale: “Alle 21.00 stasera vi do un appuntamento amoroso. No perditempo. Solo veri interessati ad esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica. Tutto in diretta streaming. Non dovete fare un viaggio fino a Palermo per vivere la magia del concerto di Schumann suonato da Martha Argerich, sentire il suono dell’orchestra Sinfonica Siciliana, vedermi dirigere, ascoltare il famoso Secondo di Rachmaninov suonato da Rivera e gustarsi l’esplosione dell’Uccello di fuoco. Il tutto in diretta!

L’On. Caronia, basita dal linguaggio utilizzato e dalle frasi “osè” riportate sul suo canale social, richiamava la Signora musicista all’attenzione del ruolo che riveste. Non meno importante Caronia verificava che la diretta streaming prevista rimandava sul canale social privato della direttrice e non su quello ufficiale della Fondazione.

A tale riguardo la Fratta ad oggi non aveva replicato, probabilmente perchè intendeva studiare su come e se rispondere. Di fatti ha pensato bene di chiamare in causa il suo “pezzo forte” il marito Pelù,

Un segnale, quello suo,  che ha voluto dire con forza “nessuno si permetta di crticare il mio operato  o di entrare nei fatti della famiglia “Fratta” che ad oggi gode di molteplici incarichi in Sicilia, fortemente voluta dall’Assessore Messina e forse dalla stessa Meloni.

Pelù, dunque senza peli sulla lingua, ha dato di “bassa lega” alla deputata cercando di portarla su altre vicende politiche e non ribadendo sul perchè del linguaggio usato dalla moglie.
Pelù punta il dito e lo sguardo contro il deputato e lo si vede dal “tono” della foto utilizzata e apparsa sui social davanti al Politeama.

Ma tutto questo non fa bene alla musica, alla Foss, tantomeno alla Sicilia, anzi, potremmo dire tutt’altro che musica”.

Ad ogni modo la signora Caronia, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, non si è fatta intimorire dallo “sguardo puntato” anzi ha immediatamente replicato e probabilmente la vicenda non si chiuderà così.

 

“Leggo senza sorpresa la difesa familiare di Piero Pelù nei confronti della direttrice artistica della FOSS che avevo criticato per alcuni toni utilizzati su Facebook per promuovere una diretta streaming su un canale privato. E’ la conferma della grave confusione tra ruolo pubblico e comportamenti privati che caratterizza la guida della Fondazione. Sorvolo qui sulle gratuite offese rivolte a me e al mio ruolo di parlamentare, che qualificano solo chi le ha formulate.
Tutto questo è solo la conferma della urgente e improrogabile necessità che il Governo regionale restituisca questa prestigiosa istituzione la sua governance, a meno che non voglia essere complice di queste continue cadute di stile che si ripercuotono sull’immagine della FOSS, offuscando la sua attività culturale e la professionalità di chi vi lavora non meritando questo tipo di dirigenza”

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