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Legalità e Cultura della Vita: Due Giorni di Dialogo, Memoria e Impegno Civile

VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale

Legalità e Cultura della Vita: Due Giorni di Dialogo, Memoria e Impegno Civile, questo è il titolo che  ilmoderatore.it diretto da Francesco Panasci vuole dare al VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale.

La due giorni organizzata dal movimento mette in luce non solo il tema della legalità che è intrinseco nella mission del “Parlamento” stesso, ma anche promuovere l’importanza del dialogo e dell’impegno civile sotto molteplici aspetti, sottolineando che il convegno è una piattaforma per attivare cambiamenti reali e attirare un pubblico variegato e interessato a contribuire attivamente a questioni di giustizia sociale e legalità.

Un evento che supera i confini dell’istituzionalità per toccare le corde profonde dell’impegno civile e della responsabilità sociale. Questi due giorni rappresentano un dialogo aperto e un viaggio attraverso la memoria e la cultura della vita, un viaggio che si trasforma in azione, in impegno civile e in una chiamata a essere operatori di pace e sentinelle di giustizia.

Una riunione, nella città di Palermo, per commemorare il trentesimo anniversario della morte del beato Padre Pino Puglisi, ma anche per tracciare una rotta comune verso un futuro in cui la legalità non sia solo un ideale, ma una realtà tangibile e condivisa.

Questo convegno, quindi, non è solo un appuntamento annuale per discutere temi di alta rilevanza istituzionale, ma è un’occasione unica per ogni individuo di riflettere su come essere attivamente parte della soluzione ai problemi che affliggono la nostra società. In un’epoca segnata da crescenti disuguaglianze, violenze e ingiustizie, il nostro impegno non può e non deve fermarsi alle parole.

VII Convegno Nazionale del Parlamento della Legalità Internazionale

La Memoria dei Giusti – Faro di Speranza per una Cultura di Riscatto

Occasione per commemorare il 30º anniversario dell’uccisione di Padre Pino Puglisi e per riflettere sulla pedagogia della pace proposta da Madre Teresa di Calcutta.

Date: 8 e 9 settembre
Luogo: Palermo

Programma:

8 Settembre – Giardini del Teatro Massimo
Cerimonia di accoglienza dei partecipanti, delle personalità e delle istituzioni. Incontro per discussione del tema del VII convegno del movimento. Nella mattinata sarà anche occasione per annunciare l’ingresso dei nuovi soci onorari. Promotori dell’accoglienza ospiti: Salvatore Burrafato, presidente della GESAP di Palermo, e i genitori di Luca Attanasio, Ambasciatore ucciso nel Congo.

9 Settembre – Chiesa Auditorium del SS. Salvatore
L’apertura sarà a cura del Prefetto al Viminale, Renato Cortese. Sarà presentato il libro “Il Mio Nome è Amore”. Testimonianza dei genitori di Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso nella Repubblica Democratica del Congo, per cui il padre Salvatore ha rifiutato la pena di morte per gli esecutori dell’eccidio.

Altro momento di rilievo sarà il conferimento di nomina a nuovi soci onorari del Parlamento della Legalità Internazionale e la consegna dei titoli accademici dell’Università Telematica di Indirizzo Internazionale ISFOA, accreditata presso il Ministero del Lavoro, delle Politiche Sociali e delle Politiche Economiche, e presso le Commissioni Europee a figure di rilievo e personalità nei vari ambiti professionali del panorama Nazionale

Sarà presente anche il Sindaco del comune di Quarto, Avv. Antonio Sabino, un attento uomo delle Istituzioni noto anche per la confisca dei 72 immobili alla Camorra.

Nicolò Mannino, presidente del Parlamento Internazionale della Legalità, insieme a Salvatore Sardisco, vicepresidente, dichiarano: “Abbiamo lavorato quasi un anno per preparare questo evento di fondamentale importanza. Oggi siamo felici e onorati. Questi due giorni vogliono essere un amplificatore di speranza che apre i cuori all’intera comunità.

In un’epoca in cui assistiamo a episodi sempre più frequenti di violenze e storture commessi da minori ai danni di altri minori, l’importanza di eventi come questo non può essere sottolineata abbastanza. Dobbiamo utilizzare ogni piattaforma disponibile per promuovere una cultura di legalità, di rispetto e di responsabilità civile.

Faremo memoria di Padre Puglisi e ci lasceremo ispirare dalla testimonianza di vita di Madre Teresa di Calcutta. Questo convegno è un appello forte alla pedagogia della pace e della giustizia, perché crediamo che l’educazione sia lo strumento più potente per cambiare il mondo. Essere operatori di pace e sentinelle di giustizia è il messaggio che vogliamo lanciare, specialmente ai nostri giovani. La mancanza di lavoro o le difficoltà economiche non possono essere usate come scuse per commettere crimini. In questo senso, alziamo la nostra voce per fare appello a una coscienza collettiva più attiva e sensibile.”

 

Una Piattaforma di Dialogo e Azione per la Legalità e la Cultura della Vita

 

“Da anni seguo le azioni e le attività del movimento fondato dal prof. Nicolò Mannino, – dichiara Francesco Panasci, Presidente della Panastudio e socio onorario del Parlamento della Legalità, –  e sono pienamente consapevole del tempo e dell’energia investiti per promuovere un modello di vita fondato sulla legalità e sul rispetto reciproco. Questa è un’epoca in cui la cronaca nera sembra monopolizzare le nostre giornate, e peggio ancora, sono spesso i giovani—minorenni e appena maggiorenni—a essere coinvolti in atti di violenza e criminalità. Questo stato di cose non solo ci devasta moralmente, ma mina anche la nostra fiducia nelle istituzioni.

È in questo scenario cupo che il Parlamento della Legalità svolge un ruolo fondamentale. Con le proprie risorse a disposizione, il movimento cerca di incidere nel cuore e nella mente di ciascuno di noi, promuovendo l’idea che il bene può e deve prevalere sul male. Non si tratta solo di un ideale, ma di una necessità impellente. Siamo tutti parte di una comunità, e come tale dobbiamo lavorare insieme per affrontare e superare le sfide che questa presenta.

Invito quindi tutti a sostenere e partecipare attivamente alle iniziative del Parlamento della Legalità. Non si tratta solo di un impegno civile o morale, ma di una responsabilità che ognuno di noi dovrebbe sentire come propria. Perché nel bene comune, troveremo la forza di costruire un futuro migliore per tutti.”

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