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Mondello ruggisce contro la violenza sulle donne: 1500 moto in corteo

Motori, centauri, accessori rossi e passione civica in un corteo che unisce tutta la Sicilia

Motori, adrenalina e un messaggio chiaro: a Mondello, ieri mattina, oltre 1500 motociclisti hanno acceso la terza edizione del Good Bikers Fest, guidati da Leonardo Salerno, per dire basta alla violenza sulle donne. Tra moto rombanti e auto storiche, il lungomare si è trasformato in uno spettacolo di passione e impegno civile, conquistando famiglie, appassionati e curiosi da tutta la Sicilia.

Questo mondo meraviglioso dei motori è in grado di rappresentare tutta la forza che la società vuole mettere contro l’odiosa pratica della violenza sulle donne” – ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla

Sul viale Regina Elena, le moto in esposizione hanno creato uno spettacolo unico. Appassionati provenienti da tutta l’isola hanno condiviso la passione per i motori e un messaggio di impegno civile. Presenti anche il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore alle Attività Sociali Mimma Calabrò e l’organizzatore Leonardo Salerno, che hanno tagliato il nastro inaugurale dando il via al lungo corteo.

Le moto, scortate dalla polizia municipale e dalle staffette, hanno attraversato le vie centrali di Palermo fino all’albero di Falcone, simbolo di legalità e memoria. Lungo il percorso, i partecipanti hanno lanciato messaggi potenti come “Se io non voglio, tu non puoi” e “L’amore non è violenza”, indossando un accessorio rosso come bandane, foulard o segni sul viso per ricordare le vittime di maltrattamenti e femminicidi.

“È bello vedere tanti uomini e tante donne che condividono lo stesso obiettivo: dire no alla violenza di genere. Ci sono anche tanti bambini e questo messaggio deve passare anche attraverso le giovani generazioni. Dobbiamo fare cultura dell’antiviolenza” – L’assessore Mimma Calabrò

Il presidente dell’associazione culturale Good Bikers Palermo, Leonardo Salerno, ha ricordato il valore sociale del raduno: “I protagonisti della manifestazione sono uomini e donne con il gilet in pelle su moto rombanti, provenienti da tutti i comuni della Sicilia, per dire ‘Basta’ alla violenza sulle donne”.

Alla manifestazione hanno aderito anche i centri antiviolenza di Palermo e diverse associazioni. Dopo il taglio del nastro, tutti i motori si sono accesi insieme: un rombo potente diventato musica, libertà e condivisione, in un messaggio collettivo di solidarietà e rispetto.

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