Mercoledì nero a Roma, protesta contro i tagli della scuola

Giornata movimentata in numerose città italiane. Non solo Roma, ma anche Palermo, Cagliari, Torino, Milano, Firenze, Genova sono scese in piazza per protestare contro l’austerithy dei governi e i tagli nel settore scuola.
Al centro della legge di stabilità vi è l’idea di aumentare le ore di insegnamento a discapito dei docenti, scelta che toglierà spazio a molte supplenze . Le novità riguardano anche le scuole paritarie, il cui livello medio è troppo basso e molto spesso diventano il mezzo per accedere più facilmente agli esami di maturità. Per trasferirsi in una scuola paritaria bisognerà avere la residenza nell’area dell’istituto privato o avanzare giustificazioni serie per chiedere lo spostamento, sottolinea il ministro Profumo.
Questi e altri motivi hanno spinto studenti e professori a protestare pubblicamente contro queste costrizioni, che tagliano le gambe al settore scolastico.
A Roma da stamattina migliaia di studenti delle scuole medie hanno occupato un’area adiacente alla metro B, precisamente a Piramide. Da lì si sono diretti al ministero dell’Istruzione, cantando slogan e facendo sentire la loro voce. Il Blocco studentesco, ancora più motivato alla lotta contro il sistema, ha cercato di arrivare a Palazzo Chigi, ma la polizia ha fatto resistenza, non senza arrecare feriti. Altro corteo studentesco è partito da piazza Aldo Moro e incontrerà il grande gruppo dei Cobas. Chiuse varie piazze, zone di passaggio e disagi per i mezzi pubblici anche a causa dei petardi e dei fumogeni che gli studenti hanno lanciato in segno di protesta.
Federica Raccuglia