Marte: domani l’ammartaggio di Perseverance alla ricerca di forme di vita
Ci sarà anche l’Italia insieme alla missione della NASA Mars 2020 all’atterraggio (o meglio l’ammartaggio) sul suolo di Marte domani alle 20.30 ora italiana. Un appuntamento che segnerà la storia dell’esplorazione del pianeta rosso. L’arrivo della sonda Perseverance (evoluzione di Curiosity, altro robot della NASA, che sta esplorando Marte dal 2012) è infatti la prima tappa dell’ambiziosissimo programma Mars Sample Return, per la quale un importante contributo è fornito dall’industria italiana con il gruppo Leonardo. Il sito di ammartaggio è il cratere Jezero. Miliardi di anni fa, il bacino, ora completamente asciutto di 45 chilometri di larghezza, ospitava il delta di un fiume e un lago prosciugato, in cui i ricercatori sperano di trovare tracce di vita microbiotica.
L’ammartaggio di Perseverance nel cratere è il momento più delicato di tutta la missione. Per la NASA, atterrare sul pianeta rosso non è semplice: solamente il 40% delle missioni inviate su Marte da qualsiasi ente spaziale ha avuto successo. La sfida per gli ingegneri americani è stata ancora più ardua in quanto si è scelto un metodo assolutamente inedito per far scendere il rover sulla superficie. Per questo motivo la fase l’EDL, Entry, Descendent, Landing, è stata soprannominata i “7 minuti di terrore”. Il veicolo spaziale nel suo viaggio avrà percorso 470,8 milioni di chilometri in poco più di 6 mesi. Una volta in cima all’atmosfera del pianeta rosso, lo attende una discesa di sette minuti, con temperature equivalenti alla superficie del Sole, il gonfiaggio del paracadute ed il conseguente ammartaggio.
Il problema più grande sarà il segnale radio che comanderà le operazioni della capsula che contiene il rover da Terra; per percorrere la distanza che separa Marte dalla Terra, l’impulso radio impiegherà un tempo di circa 11 minuti e 30 secondi, per cui è stato necessario progettare la sonda Mars 2020 per completare l’intero processo EDL in modo autonomo e senza alcuna possibilità di intervento da Terra, per ovvi motivi di asincronismo, impossibile da azzerare. Ricordiamo a titolo di esempio che, durante le missioni verso la Luna, la distanza relativa dei due corpi celesti comportava un ritardo nelle trasmissioni e comunicazioni radio di soli 2 secondi circa. Solo allora il rover, il robot geologico a sei ruote più grande, più pesante, più pulito e sofisticato mai lanciato nello spazio, sarà in grado di cercare segni di vita antica nel cratere Jezero e raccogliere campioni che alla fine saranno restituiti sulla Terra.
“La NASA ha esplorato Marte da quando la sonda Mariner 4 ha effettuato un sorvolo nel luglio 1965, con altri due passaggi ravvicinati, sette orbitanti di successo e otto lander da allora”, ha dichiarato Thomas Zurbuchen, amministratore associato per il Science Mission Directorate della NASA. “La perseveranza, da qui il nome del rover, con la quale è stato costruito si è basato sulla conoscenza acquisita dai pionieri che ha fornito l’opportunità non solo di espandere la nostra conoscenza sul pianeta rosso, ma di indagare su una delle domande più importanti ed emozionanti dell’umanità sull’origine della vita sia sulla Terra come su altri pianeti”. I sofisticati strumenti scientifici di Perseverance non solo aiuteranno nella ricerca di vita microbica fossilizzata, ma amplieranno anche la conoscenza della geologia marziana e del suo passato, presente e futuro. La missione include anche tecnologie più focalizzate sulla futura esplorazione di Marte. MOXIE (Mars Oxygen In Situ Resource Utilization Experiment), un dispositivo delle dimensioni di una batteria per auto nel telaio del rover, è stato progettato per dimostrare che è possibile convertire l’anidride carbonica marziana in ossigeno.
Le future applicazioni della tecnologia potrebbero produrre grandi quantità di ossigeno necessarie come componente del carburante per missili dai quali gli astronauti dipenderebbero per tornare sulla Terra e, naturalmente, l’ossigeno potrebbe essere utilizzato anche per respirare. Un’altra dimostrazione di tecnologia, è l’elicottero Ingenuity, che viaggia all’interno del rover. Collocato sotto la “pancia” del rover Perseverance una volta su Marte, sarà posizionato al suolo. “Ingenuity” può volare fino a 5 metri di altezza e spostarsi per una distanza massima di 300 metri, ma nel primo test non andrà lontano. Ogni volo può durare fino a un minuto e mezzo: “non male se si pensa che il primo volo di un elicottero sulla terra, avvenuto oltre un secolo fa, durò 12 secondi”, osserva la Nasa. I dati acquisiti aiuteranno la prossima generazione di elicotteri su Marte a fornire una dimensione aerea dell’esplorazione. Con Perseverance si apre un nuovo capitolo dell’esplorazione di Marte, il cui obiettivo è di cercare le tracce di vita passata o, forse, ancora presente.
Per seguire la discesa su Marte con manovre estremamente delicate e difficili, potete seguire la diretta che GAL Hassin-Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche di Isnello, in collaborazione con GrAG-Gruppo Astrofili Galileo Galilei inizierà alle ore 20.30 sul canale YouTube del GAL Hassin e sulla pagina Facebook di GrAG. In streaming su YouTube del GAL Hassin https://www.youtube.com/…/UC97lCYvj96FaC71YKwuzoRA/videos e Facebook di GrA https://www.facebook.com/CosmoGraG A condurre l’interessante appuntamento, Paolo Zampolini (GrAG), tra gli ospiti: Carmelo Falco (GAL Hassin), Massimiliano Malerba (GrAG) e Alessandro Nastasi (GAL Hassin) https://www.facebook.com/events/890953765052628
Fabio Gigante