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Maria Concetta Riina si costituisce ai carabinieri a Palermo

La figlia del boss Totò si consegna per estorsione: la Cassazione ha reso esecutiva l'ordinanza del carcere

La figlia del boss Totò Riina si è consegnata questa mattina alla stazione dei carabinieri di Villagrazia, a Palermo. Maria Concetta Riina è accusata di estorsione aggravata nell’ambito di un’indagine condotta dalla Dda di Firenze. La decisione di costituirsi arriva dopo il rigetto della Corte di Cassazione al ricorso presentato dal suo legale contro l’ordine di custodia cautelare in carcere. La misura è diventata esecutiva ieri sera, quando il tribunale del Riesame aveva già disposto il carcere su richiesta dei pm, nonostante l’iniziale diniego del gip.

L’indagine della Dda fiorentina riguarda richieste di denaro accompagnate da minacce di ritorsioni rivolte a due imprenditori toscani. Secondo le accuse, Maria Concetta Riina ha agito insieme al marito, già detenuto per una precedente condanna per truffa.

Maria Concetta Riina, 56 anni, dovrà ora rispondere davanti ai giudici di accuse che vedono coinvolto anche il marito nel tentativo di estorcere denaro ai due imprenditori toscani. La sua costituzione volontaria di questa mattina non modifica la sua posizione processuale, ma segna un momento cruciale nel procedimento che la vede imputata insieme al coniuge nella capitale toscana.

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