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“Potreste essere chiamati a combattere contro i russi”. Il Capo di Stato Maggiore gela i cittadini di Sua Maestà

Sempre più Paesi della Nato sembrano intenzionati a preparare i civili ad una guerra contro la Russia. “Potreste essere chiamati a combattere i russi”, è la prospettiva fornita dal generale Sir Patrick Sanders, capo di stato maggiore dell’esercito di Sua Maestà, che ha lasciato di stucco i cittadini britannici. Infatti secondo il generale nell’attuale esercito del Regno Unito gli effettivi sono troppo pochi.

Parlando a Londra Sanders, che già in passato aveva lanciato allarmanti appelli contro la Russia, ha ribadito l’incombente rischio che Mosca rappresenta per la Gran Bretagna, fin dall’invasione dell’Ucraina. Ma è calato il silenzio quando il generale ha sostenuto la necessità di una “mobilitazione della nazione” in caso di conflitto. Un’uscita un po’ troppo da “militare” per i giovani britannici, tanto che il ministero della Difesa si è affrettato a precisare che non è in programma un ritorno alla leva, ormai abolita nel 1960. Sanders lascerà il suo incarico tra sei mesi, e ha voluto lanciare l’ultimo appello contro i tagli alle forze armate, voluti dai governi conservatori. Il generale britannico, nella sua visione di un esercito più ampio, ha citato l’esempio della Svezia che in vista della sua adesione alla Nato, nel 2017 aveva già reintrodotto la leva obbligatoria.

Ma Sir Patrick non è il solo ad evocare uno scenario di coscrizione per i cittadini, anche altri alti ufficiali della Nato sarebbero favorevoli a un reclutamento più ampio, a partire dall’ammiraglio olandese Rob Bauer, oggi a capo del Comitato militare dell’Alleanza Atlantica. Bauer ritiene che oggi “la pace non è più scontata” ed è quindi necessario prepararsi a una guerra con la Russia, pensiero espresso anche dal governo tedesco.

Sanders negli ultimi anni ha criticato a più riprese i tagli al numero effettivi, soprattutto nelle forze sotto il suo comando, quello del British Army. E oggi il generale ritiene che 73.000 unità attuali, contro le 100.000 arruolate nel 2010, siano insufficienti in caso di conflitto. “Nei prossimi anni deve diventare realistico tornare a un esercito britannico di 100.000 uomini, inclusa la nostra riserva e la riserva strategica, ma questo non basterà ancora”, parola di generale.

Fabio Gigante

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