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Nelle Madonie arriva la street art

Sono 39 gli artisti, 32 italiani, 3 spagnoli, 2 tedeschi, 1 brasiliano e un’americana che da alcuni giorni sono impegnati nel progetto “I Art Madonie”, ideato e diretto da I World, che vede come soggetto capofila So.Svi.Ma, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Bando Periferie.  Si tratta di una tra le più rilevanti iniziative di arte urbana che si realizzano in Italia e che punta alla riqualificazione e rigenerazione di 18 comuni delle Madonie. Le comunità stanno accogliendo con grande entusiasmo le opere che omaggiano gli elementi naturali, le tecniche tradizionali, i culti e i personaggi illustri dei propri paesi.

Artista a Pollina.

Dall’arte dell’intreccio e del ricamo, ai prodotti agricoli tipici del luogo, come il carciofo di Cerda e le arance di Scillato, dai santi patroni, san Gandolfo a Polizzi e Sant’Anna a Castelbuono, ai personaggi storici e contemporanei che appartengono alle comunità locali, come il frassinicoltore Giulio Gelardi di Pollina o lo scrittore Giuseppe Antonio Borgese a Polizzi.

Gli altri comuni coinvolti sono: Alimena, Aliminusa, Bompietro, Caltavuturo, Geraci Siculo, Gratteri, Lascari, Petralia Soprana, Petralia Sottana, San Mauro Castelverde, Sciara, Sclafani Bagni e Valledolmo. Gli artisti selezionati stanno già realizzando 50 opere d’arte urbana, su superfici già individuate, per raccontare le tradizioni secolari, con l’obiettivo di rilanciare e rigenerare in modo sostenibile i borghi. Un omaggio di arte e bellezza a uno dei territori più rappresentativi della Sicilia, che sperimenta nuovi processi di rigenerazione urbana e di ricentralizzazione dei sistemi periferici. Altri 10 digital artists sono coinvolti in altre attività di arte digitale fruibile in realtà aumentata grazie all’App I art Madonie, in fase di realizzazione.

“Finalmente ci siamo, gli artisti hanno realizzato, e alcuni stanno ancora realizzando, le opere tanto attese sul territorio madonita, che non potrà che essere arricchito da questa testimonianza culturale che darà un valore aggiunto ai nostri borghi – dice Alessandro Ficile, amministratore unico di So.Svi.Ma. S.p.A -. Le opere supporteranno la rigenerazione urbana assunta dal progetto come elemento strategico, attraverso la reinterpretazione e rappresentazione del patrimonio immateriale locale, ravvivando tradizioni, mestieri e saperi propri del territorio”. “I Art Madonie – sottolinea Lucenzo Tambuzzo, ideatore e direttore artistico del progetto – ci vuole suggerire nuovi processi di rigenerazione dei borghi. Paesaggi e personaggi dimenticati, momenti rituali, ma anche la fatica ripetitiva di gesti antichi sono gli ingredienti essenziali della poetica dell’identità alla base dei quasi 50 murales dagli stili più diversi, dove l’ironia naif, l’astrattismo e l’iperrealismo contribuiscono ad arricchire il panorama della street art”.

Fabio Gigante

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