
Mentre impera il caos attorno alla rivoluzione nel settore della Formazione professionale, dopo gli scandali che ne hanno minato le credibilità e i susseguenti sprechi dovuti a una gestione prettamente clientelare e preda degli interessi personali dei politici, si susseguono alla stessa stregua gli interventi dei politici siciliani, pronti a dire la loro sulla vicenda, magari non curandosi del fatto di essere responsabili diretti o indiretti dello scandalo.
Ultimo intervento in ordine di tempo è quello di Totò Lentini, deputato Udc di lungo corso all’Ars. Secondo Lentini “I nodi creati, accumulati ed aggravati negli anni nel settore della Formazione a causa di una cattiva politica stanno venendo definitivamente al pettine”. L’esponente centrista plaude con fermezza alla decisione di Crocetta e dell’assessore Scilabra di rivoluzionare l’assetto del Dipartimento senza che questo “non rappresenti – ha sottolineato Lentini – la criminalizzazione di decine di persone, in gran parte assolutamente valide, oneste e qualificate e la cui professionalità non deve essere assolutamente mortificata, ma deve rappresentare un segnale forte, drastico e coraggioso di discontinuità rispetto ad un sistema che deve essere radicalmente riformato”.
Lentini inoltre osserva che al di là dei propositi di pulizia occorrono nuove e valide strategie per il settore “che disegni -ha detto – il futuro di una Formazione moderna, trasparente e davvero rispondente ai bisogni dei giovani e delle imprese. Nel fare questo è necessario definire gli interventi prioritari e garantire, in contemporanea, la piena tutela di tutti gli operatori del comparto”.
In questo versante va a inserirsi la richiesta che il deputato dell’Udc pone all’attenzione del Governo regionale, al quale Lentini chiede “di aprire un confronto serrato in sede parlamentare, anche a partire dalla mozione che ho presentato per sollecitare l’attivazione d’interventi a garanzia degli operatori in esubero, che non possono trovarsi abbandonati mentre, paradossalmente – ha concluso – il costo complessivo della Formazione è aumentato di diversi milioni l’anno”.
Luca Mangogna