L’appello dell’Ance al premier Renzi :”La Sicilia tagliata in quattro ,subito fondi per affrontare l’emergenza”.

Un intervento straordinario all’interno della Legge di Stabilità , per superare lo stato di emergenza provocato da piogge continue, fango e frane che hanno continuamente interrotto i collegamenti nell’Isola. Questo il cardine della lettera inviata a Matteo Renzi dall’Associazione Nazionale Costruttori.
Ma anche un commissario per la gestione e l’utilizzo dei fondi come ha sottolineato- il presidente facente funzioni di Ance Sicilia, Santo Cutrone-“Potrebbero essere eventualmente reperiti fra gli introiti di antiche e non più attuali accise sui carburanti”.
“In Sicilia muoversi ormai è un inferno, sono interrotti tutti i principali assi stradali e ferroviari lungo le quattro dorsali di collegamento”. -Ha continuato Santo- Cutrone
“Ancora non si è riusciti a rimediare al crollo del viadotto Himera sulla Palermo-Catania, che non sarà riaperto verosimilmente prima di gennaio 2016, e non sono più percorribili neanche tutte le altre alternative: si è rinnovata la frana lungo la Catania-Messina; sul versante meridionale, è stata chiusa per un tratto, causa smottamento, l’autostrada di Siracusa; vi sono poi i cantieri lungo la Palermo-Agrigento; e sono interrotte persino le linee ferrate Palermo-Catania (senza che si riesca ad organizzare un sufficiente servizio sostitutivo con pullman) e Palermo-Agrigento.
Numerose sono infine le arterie secondarie inondate da fango che non viene rimosso per giorni. Insomma, da qualunque zona è impossibile raggiungere le altre parti della Sicilia e diverse aree urbane interne sono isolate.
Questa condizione dura da troppo tempo mettendo in ginocchio l’intera Isola. Pendolari e autotrasportatori, aziende e turisti subiscono le conseguenze di una sottovalutazione della prevenzione, di una disorganizzazione della macchina dei primi interventi e di una approssimazione e lentezza delle procedure di ripristino dei danni.
“E’ ormai evidente – ha concluso Santo Cutrone – che tutte le istituzioni competenti non sono in condizione di gestire la situazione. Per questo l’Ance Sicilia chiede al premier Renzi un immediato e concreto intervento sostitutivo”.