Landini torna dalle vacanze e cominciano i nostri guai

66 scioperi annunciati, Italia bloccata tra tensioni sociali e ambizioni politiche

Landini rientra dalle vacanze e cominciano i guai del Paese

Il leader sindacale annuncia 66 scioperi in un mese mentre i dati sull’occupazione segnano record positivi

Editoriale di Panasci 7 settembre 2025 – Finita l’estate, per molti italiani è tempo di tornare al lavoro. Per Maurizio Landini, invece, riprende la strategia del blocco sociale: dopo il relax vacanziero, parte l’ondata annunciata di 66 scioperi in un solo mese. Un copione già visto: tensioni, paralisi, proteste.

I numeri che danno fastidio

Nel frattempo, sul fronte economico, arrivano segnali positivi. Secondo gli ultimi dati ISTAT e Reuters, a luglio 2025 il tasso di disoccupazione è calato al 6,0%, con +13.000 nuovi posti di lavoro solo in quel mese e +218.000 occupati su base annua. Tra maggio e luglio l’incremento è stato di 51.000 occupati in più rispetto al trimestre precedente.

Il tasso di occupazione ha toccato il 62,8%, massimo storico degli ultimi 15 anni. Numeri che non si vedevano da tempo e che certificano una ripresa che, pur lenta, sta restituendo fiducia al Paese.

Cosa non digerisce Landini

Ed è proprio questo il punto: i successi del governo, seppur minimi, Landini non li digerisce. Per il segretario generale della CGIL, milionario sindacalista e aspirante segretario del PD, il vero problema è che l’Italia cresce senza di lui. Così, mentre il governo prova a creare lavoro, Landini esaspera il Paese con una raffica di scioperi che paralizzano la vita quotidiana di famiglie e imprese.

La sua strategia appare più politica che sindacale: ostacolare per esistere, alimentare il conflitto per mantenere visibilità. Ma difende davvero i lavoratori o soltanto le proprie ambizioni personali?

✍️ Editoriale alla Panasci

Parliamone: Landini ostacola il lavoro o protegge i diritti? Dite la vostra nei commenti.

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